Giornata della memoria, medaglia d’onore al montonese Alfredo Ricci

MONTONE – “La dignità non si tocca”. Si conclude così, con queste parole, il toccante messaggio che l’umbertidese Annalisa Bargelli ha pubblicato sul suo profilo Facebook per suo nonno, Alfredo Ricci, 99 anni (ne compirà 100 il 9 settembre) originario di Montone, che questa mattina in Prefettura, in occasione della Giornata della Memoria, ha ricevuto la prestigiosa medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Perché Alfredo, militare del reparto sanità del distretto militare di Perugia, il 9 settembre del 1943, nel giorno del suo 21esimo compleanno, fu fatto prigioniero dai tedeschi a Lubjiana, in Jugoslavia, e fu deportato in Germania, nei pressi di Ahlen. La sua prigionia finì solo il 1 aprile del 1945, quando fu liberato dagli americani ma solo il 24 agosto riuscì a rientrare in Italia, dopo un interminabile viaggio a causa della distruzione delle linee ferroviarie. In mezzo anni terribili, di sacrifici, di sofferenza, di fatica e duro lavoro presso una carpenteria metallica.

Ed oggi finalmente è arrivato il tanto atteso riconoscimento, “una medaglia d’onore- ha scritto la nipote su Facebook- che riconosce e testimonia tutte le sofferenze e le fatiche che ti hanno costretto a subire. Quest’anno compirai 100 anni, e sei ancora qui con noi. Diglielo a quei tedeschi che ti volevamo morto”, ed ancora “diciamolo a tutti quelli che hanno chiuso gli occhi facendo finta di niente, italiani compresi, diciamolo a tutti quelli che negano, che dicono che è stata tutta un’invenzione. Diciamolo ai ragazzi, alle nuove generazioni”.

La medaglia d’onore è stata consegnata dal prefetto Gradone proprio alla nipote Annalisa Bargelli e al figlio Silvano Ricci, alla presenza anche del sindaco di Umbertide Luca Carizia, un momento emozionante e indimenticabile per tutta la famiglia di Alfredo.