UMBERTIDE – “L’ospedale di Umbertide non verrà toccato e il Pronto Soccorso resterà attivo”. Con queste parole l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, invitato a partecipare alla seduta del Consiglio Comunale di ieri dedicata alla sanità, alla quale ha partecipato anche il direttore regionale Salute e Welfare Massimo Braganti, ha voluto rassicurare sul futuro dell’ospedale di Umbertide. Che sta destando preoccupazione tra operatori sanitari, cittadini e forze politiche di opposizione – tanto che sono in corso anche due petizioni, promosse una dal movimento Umbertide Civica e l’altra dal Partito Democratico e quest’ultima ha già raggiunto le 4mila firme – soprattutto dopo la chiusura, dal 29 dicembre scorso, del reparto di Chirurgia e della sala operatoria.
Proprio in merito a Chirurgia, Coletto ha assicurato che verrà riaperta appena superata l’emergenza, ma le incertezze restano, e si teme un depotenziamento del reparto, se non la definitiva chiusura. L’assessore Coletto ha anche prospettato l‘ipotesi di un accorpamento tra ospedale e Istituto Prosperius “per implementare ulteriormente – ha dichiarato – quelli che sono i servizi sul territorio che non verranno distorti, con l’arrivo di una chirurgia ortopedica e protesica, senza toccare la chirurgia ambulatoriale in day hospital, che potrà diventare un polo attrattivo importante a livello regionale”.
In merito a Prosperius, Coletto ha inoltre dichiarato che è stata superata l’anomalia della prevalenza del socio privato su quello pubblico, pertanto l‘istituto di riabilitazione umbertidese tornerà ad essere pubblico.
“Per Prosperius, sotto l’aspetto aziendale e giuridico, abbiamo ereditato un mostro, totalmente contrario alla legge.- ha affermato l’assessore – Avevamo due soci, uno privato che aveva la prevalenza rispetto al pubblico. Si era creata una situazione abbastanza bizzarra dove il capitale privato sfruttava il pubblico per fare business. Attraverso una norma che abbiamo fatto strutturare dal professor Renato Balduzzi, già ministro della Sanità e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, – ha continuato -siamo riusciti a portare Prosperius nella legittimità in modo tale che ora il pubblico ha la maggioranza rispetto al privato. In Italia la legge parla chiaro: il pubblico deve prevalere sul privato e qui invece succedeva il contrario. Abbiamo sanato questa situazione e guardiamo avanti e a breve ci sarà una ristrutturazione dei soci”.
“Nessuno ha mai messo in discussione le attività che si svolgono all’interno dell’ospedale di Umbertide e all’interno di Prosperius”, ha infine ribadito l’assessore, cercando di mettere fine allo stato di agitazione che si è venuto a creare intorno alla sanità umbertidese. Parole che probabilmente però non basteranno a placare i timori non solo degli operatori sanitari ma dell’intera comunità umbertidese.