Umbertide si mobilita per accogliere i profughi ucraini

UMBERTIDE – Si lavora senza sosta ad Umbertide per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra e aiutare, attraverso donazioni e raccolta di viveri e beni di prima necessità, chi è ancora bloccato nelle città sotto assedio. I soggetti direttamente coinvolti – Comune in primis ma anche Caritas, Coordinamento per la pace, Croce Rossa, Protezione civile e in generale associazioni del terzo settore – si stanno coordinando al fine di affrontare al meglio la grave situazione di emergenza.

Ad oggi sono almeno una trentina le persone giunte ad Umbertide e tutte al momento hanno trovato una sistemazione, presso familiari (ad Umbertide vivono stabilmente 71 ucraini che sono quindi diventati un porto sicuro per i propri connazionali in fuga dalla guerra) oppure grazie alla generosità di cittadini che hanno messo a disposizione alloggi non utilizzati, ma si continuano a cercare soluzioni abitative per gestire i prossimi arrivi.

Nel frattempo la Prefettura di Perugia ha diramato le indicazioni per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi ucraini. Chi ospita cittadini ucraini dovrà presentare entro le 48 ore successive apposita dichiarazione di ospitalità presso gli uffici di Questura, Commissariato o Comune e anche i cittadini ucraini giunti nella provincia di Perugia dovranno presentarsi, anche ai fini dell’eventuale formulazione della richiesta di alloggio nel sistema di accoglienza straordinaria (CAS). A tale scopo il commissariato di Città di Castello aprirà lo sportello dedicato nei giorni di martedì e giovedì dalle 9 alle 12.

In merito all’emergenza Covid, chi non è in possesso di Certificazione verde o Passenger locator form, verrà sottoposto a tampone entro 48 ore dall’arrivo; inoltre sarà possibile per i profughi ucraini non vaccinati sottoporsi a vaccinazione. I cittadini ucraini potranno poi accedere alle prestazioni sanitarie attraverso il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) rilasciato dall’ufficio anagrafe dell’Usl, in attesa di rilascio della tessera sanitaria.

Sempre secondo quanto diramato dalla Prefettura, i Comuni, anche grazie al continuo contatto con rappresentanti locali della comunità ucraina e associazioni del territorio, dovranno acquisire puntuali informazioni sulla presenza di profughi, dandone notizia alla Prefettura, anche in relazione alle eventuali esigenze alloggiative.