UMBERTIDE -Almeno 200 umbertidesi hanno sfidato ieri sera, martedì 8 marzo, il freddo pungente per manifestare il loro “no” alla guerra e la loro vicinanza al popolo ucraino, partecipando alla fiaccolata silenziosa “Luci di solidarietà” promossa dall’associazione Donne insieme- Dalla tua parte e patrocinata dal Comune di Umbertide.
I partecipanti si sono ritrovati in piazza del Mercato, sotto la Rocca di Umbertide, dove, prima di dare inizio alla fiaccolata, hanno preso la parola la presidente dell’associazione Donne insieme – Dalla tua parte Eleonora Giannelli, il sindaco di Umbertide Luca Carizia – presente insieme a tutta la Giunta comunale – Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento per la Pace – Umbertide-Montone-Lisciano Niccone e la giovane ucraina che da anni vive ad Umbertide Olesya Patlata che ha letto un’emozionante lettera, con la voce più volte rotta dalle lacrime, in rappresentanza della numerosa comunità ucraina presente nel territorio.





Poi al grido di “Slava Ukraini”, il saluto che gli ucraini usano tra di loro per augurarsi buona sorte durante questo sanguinoso conflitto, la fiaccolata, illuminata dalle torce dei telefoni cellulari e aperta da una grande bandiera gialla e blu sorretta dai rappresentanti della comunità ucraina presente ad Umbertide, ha iniziato il suo percorso, attraversando via Roma, via Unità d’Italia e via Garibaldi per poi giungere in Piazza Matteotti.
“E’ stata una manifestazione pacifica e spontanea di persone che hanno voluto sottolineare il loro “no” ad ogni forma di guerra. – ha dichiarato Eleonora Giannelli dell’associazione Donne Insieme -Con questa passeggiata abbiamo voluto ricordare che i conflitti si risolvono con la mediazione, con i negoziati e con gli accordi, e non con il sangue dei civili. Il nostro è stato un piccolo gesto ma la numerosa partecipazione ci ha dimostrato che anche ad Umbertide esiste una forte sensibilità nel difendere la pace e il futuro di tutti”.
“Le donne, i bambini e tutto il popolo ucraino – ha aggiunto il sindaco Carizia – stanno subendo una guerra ingiusta che tutti noi non vogliamo. Tutti i giorni, nel nostro piccolo, dobbiamo dare il nostro contributo a parlare, e soprattutto a trattare per superare l’uso delle armi. Le associazioni di volontariato e l’Amministrazione comunale stanno lavorando per dare una degna ospitalità ai profughi ucraini. Un’iniziativa come questa, svolta in un giorno particolare come quello dell’8 marzo, assume un significato molto importante, e supera qualsiasi parola e discorso”.
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