MONTONE – “Montone. La patria di Braccio Fortebracci”. E’ questo il titolo del libro scritto da Angelo Ascani nel 1965, oramai introvabile, ma che, grazie all’Amministrazione comunale montonese che ne ha finanziato la ristampa, è tornato ad essere di nuovo a disposizione degli abitanti del borgo altotiberino.
Sabato 23 aprile si è tenuta la presentazione al Museo di San Francesco, alla presenza del sindaco Mirco Rinaldi, del presidente di StoricaMente A.R.I.eS., Adriano Bei, del direttore editoriale di LuoghInteriori, Antonio Vella, del consigliere della Presidenza della Repubblica, Pietro Alberto Lucchetti, della professoressa di Storia moderna dell’Università di Perugia, Erminia Irace e della sottosegretaria al ministero per lo Sviluppo economico, Anna Ascani, legata familiarmente ad Angelo Ascani.
Ascani, parroco e docente tifernate scomparso nel 1981, nel libro racconta con dovizia di particolari la storia e i luoghi di Montone, riportando anche fatti inediti scovati negli archivi locali, e la figura dell’illustre e temuto Capitano, Braccio Fortebracci fino alla donazione della Santa Spina al popolo di Montone da parte del figlio Carlo Fortebracci nel 1473.
Una sorta di Vangelo secondo Montone insomma, come lo ha definito il sindaco Rinaldi, che ha annunciato anche l’inaugurazione, in programma per agosto, di un museo dedicato proprio alla figura di Braccio Fortebracci.
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