Riaperta la Chiesa di San Bernardino

UMBERTIDE – La chiesa di San Bernardino ha riaperto le porte ai fedeli umbertidesi. Venerdì 20 maggio, proprio nel giorno di San Bernardino, la bellissima chiesa quattrocentesca, chiusa definitivamente dal 2016 dopo gli ingenti danni causati dal terremoto, è tornata a mostrarsi in tutto il suo splendore, al termine del complesso intervento di restauro iniziato nel 2019.

A celebrare la riapertura di San Bernardino il vescovo delle Diocesi di Gubbio e Città di Castello mons. Luciano Paolucci Bedini che ha officiato la santa messa insieme ai parroci delle tre parrocchie di Umbertide, don Pietro Vispi, don Gaetano Bonomi Boseggia e fra Marco Freddi. Molti i fedeli che hanno preso parte alla cerimonia, così come i rappresentanti delle associazioni di volontariato operanti ad Umbertide. In prima fila anche il sindaco Luca Carizia e i membri dell’antica Confraternita di San Bernardino, l’ultima confraternita ancora attiva, presente in città oramai da 600 anni, guidata dal priore e ing. Leonardo Tosti che al termine della santa messa ha preso la parola per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo miracolo e per ricordare la storia della Chiesa, consacrata nel lontano 1556 alla presenza dei vescovi di Gubbio e Città di Castello.

I lavori di restauro, eseguiti dalla cooperativa sociale “Corinzi 13” fondata da don Leonardo Giannelli e diretti dall’architetto Francesco Raschi per un importo complessivo di 100mila euro, hanno interessato sia la struttura, con il consolidamento della volta a mattoni e del campanile, il rifacimento delle architravature e la realizzazione di una nuova illuminazione, che le opere d’arte che conserva al suo interno. E’ stata infatti restaurata la tela della Madonna e Sant’Erasmo, conservata al museo Santa Croce, rimessa al suo posto la croce di San Bernardino, caduta negli anni ’90 e ritrovata casualmente al Centro socio culturale San Francesco e ripulite e ricollocate dopo 18 anni le statue lignee di San Bernardino e del Cristo Crocifisso.

A chiusura della cerimonia il toccante ingresso in chiesa della statua lignea del Cristo morto che mancava dal 2016 e che dopo il restauro da parte di una ditta spoletina, è tornata finalmente a casa.

Guarda il servizio fotografico di Paolo Ippoliti – La Nazione