UMBERTIDE – La variante al Piano regolatore riguardante i Molini Popolari Riuniti sarà al centro della prossima seduta di Consiglio comunale convocata per giovedì 28 luglio.
La Giunta comunale ha infatti proposto una variante al Prg concernente la modifica dell’area sede dei Molini Popolari Riuniti, al fine di destinarla alle sole funzioni commerciali (alimentari e non alimentari) e direzionali, facendo così venir meno la destinazione residenziale, progetto rivisto rispetto a quello originario, promosso sempre dai Molini Popolari Riuniti.
“Un progetto razionale” come lo ha definito il capogruppo in Consiglio comunale di Umbertide Cambia Gianni Codovini, che in una nota annuncia il suo voto favorevole, “che mette insieme – afferma Codovini – sviluppo e migliore mobilità cittadina ma rimane ancora indefinito il Piano commerciale e lo sviluppo armonico e sostenibile della città”.
Insomma Umbertide Cambia dice sì allo sviluppo commerciale dei Molini Popolari Riuniti, considerando che il progetto prevede anche importanti interventi di riqualificazione della viabilità ritenuti oramai necessari, ma resta perplessa di fronte alla mancanza di un Piano commerciale complessivo per la città.
“L’intervento su un’area disponibile SUC (Superficie Utile Coperta) di 11.346 mq – spiega Codovini – è significativo per l’intera città, poiché implica questioni commerciali, urbanistiche e di sostenibilità generali. Infatti, oggi si propone di non procedere più, giustamente secondo noi , alla destinazione residenziale, ma di riqualificare l’area. In particolare, si prevede la realizzazione di un nuovo edificio commerciale di 2550 mq di SUC con una superficie di vendita di 1.500 mq – cioè , secondo la legge regionale, un edificio di media struttura (M2) -, e il recupero dell’edificio risalente agli anni ’50 – quello lungo la strada Tiberina – da destinare ad attività commerciale per una SUC di 350 mq con una superficie di vendita di 200 mq che lo caratterizza come esercizio di vicinato. La novità che ci sembra funzionale, accanto al venir meno dell’area residenziale e del fatto che la SUC riguarda solo 4200 mq (2900 mq ad uso commerciale e 1300 mq ad uso direzionale) sugli 11.346, è l’intervento sulla viabilità con una bretella di collegamento fra la ex strada Tiberina 3 bis e via della Repubblica con due nuove rotatorie su queste vie. Si cerca ossia di mantenere più fluida e collegata la mobilità urbana e extra-urbana. Tuttavia – conclude il capogruppo del movimento civico – il giusto progetto evidenzia la mancanza di un piano commerciale della città e un’idea di sistema-città. Ormai la saturazione della media e grande distribuzione commerciale ad Umbertide è un fatto conclamato e non vi sono più spazi per pensare ad un suo allargamento. Si tratta semmai di pensare ad uno sviluppo sostenibile della città, in cui centro storico, zona commerciale, zona industriale siano armonizzati, senza far pendere la bilancia su alcune parti a danno di altre. Questo è appunto – conclude Codovini- uno dei capisaldi del nostro programma amministrativo futuro e per le prossime elezioni comunali”.