UMBERTIDE – Il Pronto soccorso di Umbertide chiude. Le voci circolavano con insistenza già da tempo ma ora sembra che dalla prossima settimana per le emergenze gli umbertidesi – ma anche gli abitanti dei comuni limitrofi – dovranno recarsi a Città di Castello. La chiusura sarebbe motivata da lavori di ristrutturazione dei locali che ospitano il pronto soccorso programmati già da tempo, ma per molti non si tratterebbe di una sospensione temporanea di un servizio essenziale, ma dell’anticamera di una chiusura definitiva.
Anche se ad oggi non c’è nessuna comunicazione ufficiale da parte della direzione sanitaria (pare che non siano stati informati né il personale sanitario né l’Amministrazione Comunale), i lavori dovrebbero iniziare mercoledì 24 agosto, pertanto da quella data il Pronto Soccorso verrà chiuso a tempo indeterminato. Al suo posto dovrebbe essere attivato un servizio di Primo intervento gestito da personale del servizio di Guardia medica e dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). D’altronde la stessa Regione Umbria ha individuato per l’ospedale di Umbertide il mantenimento di un punto di Primo intervento, e non di Primo soccorso, come confermato anche da una mozione recentemente approvata in consiglio regionale.
Quindi per le emergenze, agli umbertidesi non resterà che chiamare il 118 (che, senza il Pronto soccorso, potrebbe rischiare di ricevere un numero eccessivo di chiamate, anche probabilmente non appropriate) oppure recarsi all’ospedale di Città di Castello.
Insomma si fa sempre più reale l’ipotesi di una chiusura definitiva di un servizio essenziale che nel tempo è stato a poco a poco depotenziato, basti pensare al fatto che non è stato sostituito il medico di pronto soccorso andato in pensione qualche settimana fa e ad oggi restano in servizio solo due unità
La notizia ha subito suscitato l’indignazione delle forze politiche, sia di opposizione che di maggioranza. Sul piede di guerra Umbertide Partecipa che, non appena appresa la notizia, ha organizzato un presidio di fronte all’ospedale, come già fatto in passato. “Nella totale indifferenza dell’Amministrazione comunale si sta consumando lo smantellamento del nostro ospedale, a cominciare dal Pronto Soccorso, che a breve, accampando scuse quali la mancanza di personale e lavoretti di ristrutturazione, verrà chiuso. – afferma in una nota – Non depotenziato ma chiuso, e verrà attivato il solo servizio di Primo intervento attraverso la Guardia medica o l’Unità di continuità assistenziale. Il Pronto Soccorso di Umbertide riceve circa 20mila pazienti all’anno, da Perugia a Trestina, da Montone a Pietralunga, oltre che da Umbertide. Ci sono altri Pronto soccorso nella nostra regione con molti meno accessi che non sono a rischio chiusura”. Da qui l’appello di Umbertide Partecipa all’Amministrazione comunale affinché “esca dal letargo e si pronunci su un tema così delicato che mette a repentaglio la salute dei cittadini”.
“E’ notizia di oggi che chiude per qualche tempo (2/3 mesi?) il Pronto Soccorso di Umbertide, con la scusa di lavori di ristrutturazione, ma non si ha nessuna certezza sul futuro – tuona il Partito Democratico che, dopo l’ordine del giorno a tutela della sanità pubblica dei giorni scorsi, ha presentato oggi un’interrogazione urgente al sindaco – Non è che si vogliono creare le condizioni per una sua chiusura definitiva?”. E continua sottolineando che si assisterà ancora a “personale spostato dall’ospedale di Umbertide ad altri ospedali, mettendo a rischio servizi fondamentali per la popolazione umbertidese. E i 5.000 cittadini che hanno sottoscritto una petizione a tutela del nostro ospedale – conclude il Partito Democratico – attendono ancora una risposta dall’Assessorato regionale”.
“Serve la garanzia per i cittadini dell’Alto Tevere che il Pronto soccorso di Umbertide torni a funzionare presto, limitando al minimo i disagi – aggiungono Pd e gruppo consiliare del Pd in Regione – È necessario avere la certezza che questa chiusura per lavori non sia un passo propedeutico all’attuazione di quello che è previsto nel Piano sanitario regionale, ovvero la trasformazione del Pronto soccorso in un Primo intervento. In un Comune e in una Regione governati dal centrodestra – continuano – leggiamo anche dichiarazioni di forze politiche del centrodestra locale, basite di fronte alla scelta e alla sordità degli amministratori regionali, fatto che testimonia come di fronte alla difesa dei diritti dei cittadini, su tutti quello alla salute, non esistono bandiere”.
Sulla chiusura del Pronto soccorso sono intervenute infatti anche le forze di maggioranza, a partire dalla Lega che, attraverso il Capogruppo in Consiglio comunale Ettore Spatoloni, ha definito “strumentale” la scelta di chiudere il Pronto soccorso di Umbertide. “Il Pronto Soccorso per noi rappresenta un servizio fondamentale ed imprescindibile per tutta la nostra comunità e lo difenderemo in qualsiasi sede – afferma Spatoloni – A quello che sappiamo si tratta di lavori che dovevano essere fatti da molto tempo, se non da anni; proprio per questo non riusciamo a capire il perché di tale scelta e non vorremmo pensare che questa decisione cada pretestuosamente ad un mese dalle elezioni politiche del 25 settembre. Come gruppo consiliare della Lega siamo pronti a qualsiasi azione politica per contrastare queste scelte che hanno molto più il sapore burocratico che politico”, ha affermato Spatoloni, aggiungendo che il sindaco Carizia e l’Amministrazione Comunale stanno interloquendo con le autorità sanitarie per ribadire la necessità del mantenimento dei servizi di Pronto Soccorso.
“Sarebbe totalmente inaccettabile che dietro lavori urgenti si tenti di ridimensionare il ruolo del Pronto soccorso dell’ospedale di Umbertide – fa eco Forza Italia che in una nota “chiede chiarimenti precisi alla sanità regionale in merito all’eventuale chiusura del Pronto Soccorso e alla contestuale apertura di un punto di Primo Intervento che potrebbe essere interpretabile come un preludio a una trasformazione definitiva di questo importante servizio, in netto contrasto con le scelte politiche dettate non più tardi del febbraio scorso, quando l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto aveva dato le più ampie rassicurazioni sul mantenimento del reparto. E’ inaccettabile – conclude la nota di Forza Italia – che scelte che incidano sulla salute vengano prese nemmeno informando ufficialmente la Giunta comunale”.
Anche la neonata Uniti per Umbertide è intervenuta definendo “paradossale” la situazione che si è venuta a creare. “Ci si aspettava un minimo di comunicazione da parte della Direzione dell’Asl; ciò dimostra una mancanza di sensibilità verso le necessità dei cittadini di Umbertide – recita una nota – Sicuramente le prestazioni saranno ridimensionate e i cittadini dovranno sottostare a nuovi sacrifici. A tutto ciò si aggiungano i disservizi relativi non solo all’ospedale ma anche alle prenotazioni, alle cure riabilitative, e così via”, afferma ancora Uniti per Umbertide che preannuncia un’iniziativa pubblica nei prossimi mesi sul tema dell’organizzazione sanitaria.
“Facciamo molta fatica a credere che tale chiusura sia dettata dalla necessità di lavori all’interno della struttura quando a novembre 2017 l’USL Umbria 1 comunicava che 750mila euro erano destinati proprio all’ammodernamento della struttura ospedaliera e del pronto soccorso – dichiarano i Socialisti in una nota – Sarà vero che rimarrà solo un’ambulanza attiva solamente di notte al presidio della guardia medica per tutto il territorio comunale? La maggioranza scopre solo oggi della questione del Pronto Soccorso? Al netto delle comunicazioni e comunicati stampa di rito della maggioranza – concludono – continueremo come Socialisti a porre la nostra massima attenzione in difesa del futuro del nostro ospedale e della sua piena operatività per la salute dei cittadini”.
Per Umbertide Cambia è oramai palese l’attuazione del Piano sanitario regionale che vede ad Umbertide il solo punto di Primo intervento. “La paventata chiusura del Pronto soccorso di Umbertide sembra diventata realtà. – affermano infatti in una nota Gianni Codovini (Umbertide Cambia – Civici per l’Umbria) e Luciana Bassini (Civici per Città di Castello) – Quali interventi strutturali sono programmati e quando verranno effettuati? Soprattutto, ci si accorge solo ora del problema? In questi quattro anni nessuno ha visto niente e forse si sta mettendo in atto il Piano sanitario regionale? Occorrono risposte immediate, concrete e rassicuranti dall’Amministrazione e dalle istituzioni sanitarie perché a forza di parlare di primo intervento, come vuole la Lega territoriale e cittadina, e non di pronto soccorso, queste sono le immediate conseguenze”.
“Questa azione conferma la linea politica della nostra Amministrazione Comunale e del Governo Regionale: quella dell’impoverimento e del graduale smantellamento della sanità pubblica. – commenta il Movimento 5 Stelle in una nota a firma del portavoce Giampaolo Conti – Sei mesi fa, con toni trionfalistici e a dir poco arroganti, nel corso del Consiglio Comunale, la Lega ed il suo Assessore Regionale alla Sanità, hanno affermato che i servizi del nostro ospedale cittadino non sarebbero stati toccati, è di tutta evidenza che così non è: il Pronto Soccorso chiude, per quanto tempo non si sa. Tutto ciò ci rattrista, ma non ci fa demordere da una battaglia iniziata quattro anni fa, a difesa della sanità pubblica e dei servizi ai cittadini su tutto il territorio umbertidese. Il Pronto Soccorso di Umbertide non deve chiudere, – conclude la nota – si trovino altre soluzioni”.