Nubifragio, dalla Regione arrivano i primi contributi

PERUGIA – Arrivano i primi aiuti dalla Regione Umbria per i danni causati dal nubifragio che giovedì 15 settembre ha colpito l’Alto Tevere e l’Alto Chiascio. Questa mattina, lunedì 19 settembre, la Giunta regionale dell’Umbria, in seduta straordinaria, su proposta dell’Assessore alla Protezione civile, in attesa di un’eventuale dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ha stabilito di destinare, anticipando fondi del bilancio regionale, contributi a ristoro delle spese sostenute per procedere al ripristino dello stato di normalità nei Comuni di Pietralunga, Montone, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro e Gubbio.

Le somme saranno erogate “a seguito di formale richiesta e quantificazione”; con successivi atti verranno poi assegnati i finanziamenti richiesti dai 5 Comuni, nonché da eventuali altri, colpiti da tali eventi, che ne faranno richiesta. A seguito degli eventi eccezionali dello scorso 15 settembre sono stati infatti segnalati numerosi movimenti franosi, esondazioni di corsi d’acqua con conseguenti allagamenti, gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie e ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica, alla rete dei servizi essenziali, alle attività economiche e produttive, caduta di alberi di alto fusto con pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Una situazione di forte criticità, che richiederà ingenti risorse economiche e per la quale la Giunta regionale ha dichiarato che “vi sono le condizioni per una richiesta dello stato di emergenza nazionale”.

Intanto sono in corso i sopralluoghi per la verifica e la quantificazione dei danni. Risulta particolarmente urgente il ripristino delle condizioni di sicurezza e della corretta regimazione di alcuni torrenti tra cui il Carpinella, che ha causato l’allagamento della zona bassa e della zona industriale di Pietralunga e che attualmente è quasi completamente ostruito, per una lunghezza di 19 km, il Carpina dove a tratti sono presenti gravi ostruzioni a tratti e l’Assino. Complessivamente si ipotizza di dover intervenire su una lunghezza di corsi d’acqua pari a circa 100 chilometri; nel frattempo sono stati già attivati alcuni interventi di somma urgenza affidati all’Agenzia Forestale Regionale.

La Giunta regionale ha inoltre preso atto delle note pervenute da parte dei Comuni di Scheggia e Pascelupo, Pietralunga, Costacciaro, Gubbio e Montone con le quali è stato richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni causati degli eventi atmosferici avversi o il riconoscimento di contributi a ristoro delle spese che tali Comuni hanno sostenuto e dovranno sostenere per farvi fronte. I contributi per i primi interventi emergenziali verranno finanziati con fondi del bilancio regionale, esercizio finanziario 2022, con riserva di ristoro sulle somme che il Governo stanzierà con la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.