Cavedon (FdI): “Su Prosperius scritta la storia”

UMBERTIDE – “La storia è scritta. Prosperius è diventata a maggioranza pubblica dopo anni di attesa e di duro lavoro. Chi vince è Umbertide, che avrà un peso nettamente maggiore nel nuovo assetto societario del nuovo Istituto Clinico Tiberino”. A dirlo è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Cavedon.

“Con il 10,8%, insieme alla Usl Umbria 1, il nostro Comune garantirà la maggioranza pubblica nel governo dell’Istituto, pronto ad avere un rilancio forte e concreto in strettissimo rapporto con il nostro Ospedale e il Pronto Soccorso. – afferma Cavedon – Non solo vince la sanità pubblica ma si mette questa eccellenza tutta umbertidese nelle condizioni di continuare a lavorare e di garantire servizi e prestazioni e si dà una certezza a 100 posti di lavoro e a 120 posti letto”.

Per il consigliere di FdI “con il passaggio alla maggioranza pubblica di Prosperius si completa un lavoro ultradecennale”, sul quale ha inciso anche Fratelli d’Italia “per merito del suo segretario regionale Franco Zaffini (all’epoca consigliere regionale e oggi presidente della Commissione Sanità del Senato della Repubblica) che nel lontano 2013 pungolò l’allora giunta Marini chiedendo chiarimenti su come fosse possibile che le decisioni venissero prese solo ed esclusivamente dal socio privato mentre era la parte pubblica a portare fatturato all’Istituto”.

Nella nota Cavedon non ha lesinato accuse alle forze di opposizione per la loro scelta “incredibile e senza senso” di “scappare letteralmente dall’aula quando c’era da approvare il passaggio di Prosperius a maggioranza pubblica. Un atto questo che vogliamo stigmatizzare senza mezzi termini perché scegliendo la via della fuga hanno voltato le spalle al futuro e al rilancio dell’Istituto.

Come Fratelli d’Italia – termina Cavedon – siamo orgogliosi di aver contribuito a scrivere questa importante pagina per la sanità pubblica nel nostro territorio e siamo pronti a continuare a tifare per Umbertide e per gli umbertidesi, a differenza di altre forze politiche come quelle della minoranza che obbediscono solo a ordini di scuderia”.