Disordini dopo la partita Trestina- Arezzo, emessi sei Daspo

CITTA’ DI CASTELLO – Avevano contestato animatamente i giocatori della propria squadra, e dopo oltre un anno dall’evento, la Polizia di Stato di Perugia ha emesso sei provvedimenti Daspo nei confronti di altrettanti tifosi aretini di 27, 35, 37, 41 e 52 anni. I fatti risalgono al 29 gennaio dello scorso anno, al termine della partita di calcio tra Sporting Club Trestina e S.S. Arezzo 1923, valevole per il campionato di Eccellenza.

Il dissenso era iniziato nei pressi dell’area di accesso agli spogliatoi e poi proseguito lungo il percorso stradale di uscita dalla città, ostacolando l’autobus a bordo del quale viaggiavano i calciatori.

Grazie al lavoro congiunto degli agenti della Polizia Scientifica, della Digos e della Divisione Anticrimine della Questura di Perugia, è stato possibile identificare i protagonisti della vicenda.

Al termine delle attività di rito, la gravità della condotta tenuta e il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno indotto il Questore di Perugia a emettere sei provvedimenti di DASPO nei confronti degli autori della contestazione.

Il provvedimento vieterà a cinque dei tifosi coinvolti l’accesso – su tutto il territorio nazionale – ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato e le amichevoli delle squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici iscritte alla F.I.G.C. per la durata di 1 anno.

Ai destinatari sarà, altresì, interdetto – a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva – l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio.

L’eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.

Ad una delle sei persone, già destinataria di DASPO, l’accesso sarà interdetto per la durata di 5 anni, con l’ulteriore prescrizione di presentarsi presso gli uffici di Polizia in occasione di tutti gli incontri ufficiali della squadra della S.S. Arezzo 1923, nell’arco dei 20/30 minuti dopo l’inizio del primo tempo della partita, per tutta la durata del provvedimento.