CITTÀ DI CASTELLO – Un uomo di 67 anni è stato denunciato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello per i reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi.
È stata la compagna dell’uomo ad allertare i poliziotti dopo l’ennesimo episodio di violenza familiare. Giunti sul posto, gli agenti hanno preso contatti con la vittima che, visibilmente spaventata, ha raccontato che il compagno, da diverso tempo, era solito tenere comportamenti violenti e aggressivi nei suoi confronti.
I maltrattamenti e gli insulti erano diventati sempre più frequenti e, quel giorno, a seguito dell’ennesimo episodio, la lite era degenerata e la donna era stata percossa con un pugno al volto. Nel corso della colluttazione, entrambi erano caduti a terra e, nell’occasione, l’uomo aveva riportato una ferita alla testa.
I due erano poi stati separati dalla figlia del 67enne, accorsa in soccorso della donna.
Dopo aver identificato l’uomo, gli operatori hanno effettuato un controllo circa l’eventuale possesso di armi, che ha dato esito positivo.
Nel corso del ritiro cautelare ai sensi dell’articolo 39 TULPS, i poliziotti hanno constatato anche la presenza di una carabina, una canna di fucile e 14 munizioni che risultavano essere detenute in assenza della prevista denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza e che sono state sequestrate.
Al termine degli accertamenti, acquisita la querela della vittima, l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di armi.