UMBERTIDE – Un milione di euro di investimenti in tecnologie, otto nuovi posti letto e nuove assunzioni, tra cui quella di un medico geriatra. E’ quanto prevede il piano di sviluppo dell’Istituto Clinico Tiberino di Umbertide, ovvero l’ex Istituto Prosperius, oggi a maggioranza pubblica. Il futuro di quello che rappresenta un’eccellenza nel panorama regionale, e non solo, della riabilitazione è stato illustrato oggi, martedì 24 ottobre, dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, in risposta ad un’interrogazione sulle prospettive future dell’istituto umbertidese presentata dai consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti e Marco Castellari.
“Ci siamo fatti carico di un problema molto serio che abbiamo ereditato all’inizio del mandato e che riguarda una delle più importanti aziende dell’Altotevere per dimensioni, numero di dipendenti e tipologia di servizio alla comunità – ha detto la Tesei – Abbiamo trovato una società in cui il pubblico era in minoranza e che aveva perso ben 2 milioni di euro in tre esercizi consecutivi con una politica di spese totalmente fuori controllo. La profonda e rigorosa opera di risanamento dei conti dell’Istituto, unitamente all’azione di spending
review e ricapitalizzazione messa in atto dalla Regione, – ha spiegato – ha portato nel 2023 a ridurre le passività in bilancio intorno ai 500mila mila euro e a coinvolgere nella gestione sanitaria della struttura un nuovo soggetto privato, umbro e di comprovata esperienza nel settore”.
Nel 2021 infatti la famiglia Bigazzi (proprietaria di Prosperius) ha ceduto le proprie quote alla Brugnoni Group Sanità e attualmente le quote sono ripartite in 51% in mano al pubblico (40% alla Usl Umbria 1 e 11% al Comune di Umbertide) e in 49% al privato. Il presidente, indicato dalla parte pubblica, è l’avvocato Antonio D’Acunto, mentre il direttore generale, espressione del socio privato, è Alessio Brugnoni.
“E’ stata ricostruita una governance riordinata – ha spiegato ancora la presidente Tesei – dove il pubblico ha poteri di indirizzo di vigilanza e controllo e il privato poteri di gestione. Tutto ciò è regolato da un nuovo statuto che abbiamo riscritto e che assegna, al benestare della parte pubblica, il via libera sugli atti più importanti”.
Nel corso del 2023 l’Istituto Clinico Tiberino ha registrato un tasso di occupazione medio dei posti letto di 111 su 112, con il 66% dei pazienti provenienti da fuori regione, sono stati effettuati investimenti per 412mila euro e sono state aperte le procedure per assumere 25 dipendenti, nel dettaglio 15 infermieri, 3 operatori socio sanitari, 6 fisioterapisti e un fisiatra. E’ stato inoltre stabilizzato tutto il personale, composto da oltre 120 unità, chiudendo – ha precisato Tesei – ogni rapporto “con le agenzie interinali che prima invece venivano fortemente utilizzate”. Per il 2024 sono previsti ulteriori investimenti, per circa un milione di euro, aumento dei posti letto e nuove assunzioni.