UMBERTIDE – Una sede più idonea per lo sportello antiviolenza di Umbertide. E’ quanto chiede Corrente al fine di favorire l’accesso al servizio da parte di chi è vittima di violenza di genere.
“Ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa da un uomo che faceva parte della sua vita. – afferma Corrente in una nota – Questa è solo la punta dell’iceberg della violenza di genere, fenomeno che coinvolge trasversalmente tutte le fasce di popolazione in tutti i territori della penisola, Alta Valle del Tevere compresa. Il 15 ottobre è scaduta la convenzione per lo Sportello Antiviolenza di Umbertide e a oggi non ci sono notizie relative a una prosecuzione di questo progetto, né tantomeno informazioni che possano delinearne il futuro ed i prossimi obiettivi a breve e lungo termine.
Come Corrente – prosegue la nota – riteniamo che l’esistenza di questo Sportello sia indubbiamente un elemento positivo e necessario per la cittadinanza, tuttavia abbiamo a più riprese evidenziato l’inadeguatezza del luogo nel quale si trova: lo spazio alla Fa.Mo. disincentiva l’accesso delle persone che non si sentono sufficientemente tutelate sia per quanto riguarda la privacy, visto che si tratta di una stanza con porta a vetri, sia per le possibili ritorsioni da parte di chi abusa”. Secondo Corrente, la sede attuale potrebbe indurre l’utenza a rivolgersi altrove pertanto i numeri che ne derivano potrebbero essere sottostimati. Da qui l’auspicio affinché venga “individuato uno spazio adeguato alle particolari esigenze dell’utenza e che consenta alle operatrici formate, che da anni si impegnano per mantenere attivo il servizio, di svolgere il loro lavoro in sicurezza e autonomia.
Allo stesso tempo siamo convinti e convinte- afferma ancora la nota – che non sia possibile lavorare esclusivamente sull’emergenza, ma che si debbano prevedere dei momenti di formazione per la cittadinanza, in quanto la prima forma di lotta alla violenza di genere passa attraverso la prevenzione”.