UMBERTIDE – Lo sport come occasione di rivincita e riscatto, come mezzo per superare i propri limiti e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Lo sa bene il judoka non vedente Michele Milli che, tra una seduta di fisioterapia e un allenamento sul tatami, trova anche il tempo per andare nelle scuole, incontrare i ragazzi e spiegare loro come lo sport possa addirittura salvarti la vita.
Questa mattina, martedì 27 novembre, Michele ha tenuto un incontro alla scuola media di Montone mentre sabato 2 dicembre sarà all’Itis di Città di Castello per presentare insieme a Daniele Caratelli il progetto “In the dark” che vede i due amici praticare trekking e alpinismo in condizioni, se non estreme, perlomeno di elevata difficoltà. Progetto che sarà al centro anche di un’iniziativa in programma sabato 2 dicembre alle ore 20 a Sant’Arcangelo sul Trasimeno.
Ma Michele Milli racconterà la sua storia anche in diretta tv su Raiuno. Lunedì 4 dicembre infatti, intorno alle ore 9.30, sarà ospite di “Unomattina” dove racconterà la sua vita, dall’incidente che in un attimo ha stravolto tutti i piani, alla decisione di riprendere gli studi e conseguire la laurea in fisioterapia, dai primi passi sul tatami fino a diventare un campione paralimpico di judo, passando per la passione per la montagna e le straordinarie spedizioni alla conquista di vette sempre più elevate.
Intanto Michele è reduce anche del ritiro a Belluno con la Nazionale di judo paralimpico, dove ha guidato gli allenamenti di giovani atleti non vedenti mentre mercoledì 29 e giovedì 30 novembre sarà a Chieti al Paralimpic Day come testimonial del judo paralimpico.