Respinta la mozione di Corrente sul verde pubblico

UMBERTIDE – Una migliore cura e gestione del verde urbano. E’ quanto chiedo da una mozione di Corrente che è stata respinta nel corso della seduta del Consiglio comunale del 15 novembre. L’atto, come spiegano dal comitato del movimento, era basato “sul principio fondamentale di tutela dell’ambiente sancito dall’articolo 9 della Costituzione italiana, nonché sul decreto ministeriale del 10 marzo 2020, mirava alla tutela del verde e alla corretta esecuzione degli interventi di manutenzione”.

“La vegetazione (sia verde urbano che non) nel nostro territorio – proseguono da Corrente – è minacciata a causa del cambiamento climatico, con condizioni climatiche avverse e siccità che mettono a repentaglio la stabilità degli alberi e delle piante. Corrente ha sottolineato la necessità di affrontare questa sfida attraverso un intervento mirato, tenendo conto delle regole fondamentali di cura e manutenzione”.

La mozione presentata da Corrente, sottolineano dal movimento, avanzava “la proposta di avviare un progetto che prevedesse l’utilizzo di personale esperto e certificato (possibilmente ETW o ETT) per la potatura e la cura del verde urbano. Al fine di realizzare questo progetto, si è suggerito l’utilizzo dei 25.000 € precedentemente destinati dall’amministrazione ai tagli e alle potature durante l’assemblea comunale dello scorso luglio. È opportuno sottolineare che Corrente aveva espresso un giudizio positivo su tali fondi, votando a favore della loro assegnazione”. 

Le proposte presentate, dicono da Corrente, non solo “avrebbero favorito a lungo termine la salute delle piante – esseri viventi essenziali nell’ecosistema urbano per ridurre la temperatura, assorbire CO2 ed emettere ossigeno – ma avrebbero anche contribuito a con tenere i costi di gestione dell’amministrazione comunale. Troppo spesso infatti, interventi di abbattimento derivanti da pratiche di manutenzione eccessivamente aggressive compromettono la stabilità degli alberi, aggravando così le spese amministrative”.

La proposta, affermano ancora dal movimento, che “promuoveva l’adozione di strumenti all’avanguardia, come i sistemi informatici di geolocalizzazione, al fine di costituire le fondamenta per un censimento del verde (obbligatorio per i comuni con più di 15.000 abitanti dal 2021), è stata purtroppo respinta. Dopo la presentazione della proposta da parte del consigliere di Corrente, Federico Rondoni, l’amministrazione ha risposto con una generica dichiarazione circa la mancanza di risorse, mentre dalla maggioranza non c’è stata alcuna discussione sulla fattibilità o meno della proposta. Nonostante Corrente abbia poi chiesto delucidazioni sulla possibilità o meno di usare le risorse indicate, si è deciso di passare direttamente alla votazione senza ulteriori spiegazioni né dichiarazioni di voto”. 

Corrente, conclude la nota, rimane “fiduciosa che iniziative di questo tipo possano essere ancora discusse all’interno del consiglio comunale, sottolineando la necessità di un dialogo più robusto attraverso la convocazione delle commissioni consiliari” e ribadisce inoltre la volontà “di collaborare per identificare soluzioni concrete a vantaggio della comunità, auspicando discussioni approfondite e votazioni precedute da spiegazioni esaustive”.