Tagli agli sprechi, l’Istituto Clinico Tiberino sul podio

UMBERTIDE – Buone notizie per l’Istituto Clinico Tiberino. Il centro di riabilitazione con sede a Umbertide, che ha raccolto il testimone della Prosperius dopo il passaggio della maggioranza del pacchetto azionario ai soci pubblici, risulta tra le aziende partecipate della Regione Umbria che hanno attuato che hanno risparmiato di più negli ultimi cinque anni. A decretarlo sono i dati forniti dalla Regione e riportati nell’informativa annuale sui risultati previsionali per  il 2023 delle società partecipate, agenzie ed enti strumentali.

Nel report si evince che l’Istituto Clinico Tiberino si colloca al secondo posto tre le aziende pubbliche più virtuose in tema di spending review. Per quanto riguarda il contenimento dei costi per ciò che concerne spese per relazioni pubbliche, di rappresentanza, consulenze, missioni, acquisto manutenzione, noleggio di autovetture, il centro riabilitativo umbertidese ha fatto registrare un -64,53%. Le altre perfomance riguardanti le partecipate rese pubbliche dalla regione riguardano: Gepafin (-77,60%), Sviluppumbria (-30,70%), Umbriafiere (-56,23%), Arpa (-58,47%) e Umbraflor (-18,12%).

“Sin dal nostro insediamento – ha detto la presidente della Regione, Donatella Tesei – abbiamo dedicato particolare attenzione alle Partecipate che in quel momento apparivano come un eterogeno mondo con missioni e performance poco chiare ed utili a cittadini e comunità regionale. Siamo riusciti a dar loro obiettivi che potessero essere da un lato adeguati alle esigenze di famiglie ed imprese e dall’altro portassero ad una gestione sana e tendente al massimo efficientamento”.

L’azione di monitoraggio ha riguardato inoltre tutte le Partecipate che per la loro mission sono di rilevante strategicità per la Regione. Nello specifico: Gepafin;  Sviluppumbria; Puntozero Scarl;  Parco 3 A; Umbria Tpl e Mobilità;  Istituto Clinico Tiberino; Umbriafiere; Sase;  Adisu; Afor; Arpa; Arpal; Aur;  Ater; Umbraflor; Scuola Di Amministrazione Pubblica; Fondazione di partecipazione “Umbria Jazz”.

Il documento è stata anche occasione per tirare le somme in merito all’andamento della gestione delle Partecipate dopo 4 anni di azione di risanamento e rilancio delle stesse.

Ne è emerso, tra l’altro, che, a fronte di un aumento del numero di 39 dipendenti, dai 1.914 del 2018 ai 1.953 del 2022, corrispondente in termini percentuali al +2,04%, vi è stato un aumento del volume di affari del sistema partecipate del +84,98%, che è passato dai circa 140 milioni di euro del 2018 ai 259 milioni del 2023, registrando inoltre un incremento degli utili del +6.9%.   

Sempre in tema di forza lavoro va sottolineato come vi sia una presenza femminile superiore al 46% e si impieghino lavoratori appartenenti alle categorie speciali per oltre il 6% del totale del personale. Personale che al 98% è contrattualizzato a tempo indeterminato.