Un Presepe a grandezza naturale nella chiesa di San Francesco

UMBERTIDE – Sono passati 800 da quando San Francesco, a Greccio, nella valle reatina, volle realizzare il primo presepio della storia. Un evento che continua nei secoli a dare il senso vero del Natale, offrendo agli uomini la reale possibilità di toccare Dio, di prenderlo fra le braccia, di gustarne la infinita tenerezza, di comprendere anche attraverso i sensi e non solo con l’intelletto il significato della Incarnazione di Dio in Cristo Gesù.

Una esperienza che si ripete,  nel suo meraviglioso simbolismo, anche oggi presso la chiesa di San Francesco di Umbertide. Un Presepio a grandezza naturale, collocato nell’abside e che la riempie interamente, realizzato con la consueta maestria da monsignor Pietro Vispi. Tra i personaggi anche il Santo di Assisi, in contemplazione, a richiamare il Presepio di Greccio da lui “inventato”.

“La scelta della chiesa – dice monsignor Vispi, esperto di arte e di storia – non è certo casuale, ma è legata alla celebrazione dell’ottavo centenario del Presepio voluto dal Poverello. Secondo la tradizione proprio nella chiesa a lui oggi dedicata – originariamente forse una casetta a sua disposizione –  sostò più volte durante i suoi viaggi. E proprio qui nell’antica Fratta, secondo ancora le fonti nacque una delle più antiche comunità francescane”. Nei giorni scorsi monsignor Vispi, parroco della Collegiata, aveva invitato tutti, credenti e non, a fare il presepe, ricordando che “il Natale non è la nascita di Babbo Natale, con gli elfi e le fatine. A Natale si celebra la nascita di Gesù Cristo. E’ bene ribadirlo di fronte a chi vuole svuotarlo del suo vero senso e sostituirlo con una banale festa d’inverno”.

 Il Presepio, di grande bellezza e di assoluta suggestione è illuminato dalla sapiente arte del  light designer professionista umbertidese, Maurizio Gianandrea.

(foto di Paolo Ippoliti)