UMBERTIDE – Nessuna base per il futuro dal bilancio di previsione 2024-2026. Così Corrente giustifica il proprio voto contrario alla manovra approvato nel corso dell’ultima assise cittadina: “Il 21 dicembre – scrive il movimento – si è tenuto il consiglio comunale che ha segnato la fine dei lavori consiliari del 2023. Un anno questo caratterizzato da numerosi eventi a livello locale, nazionale e internazionale, le cui implicazioni richiederanno risposte politiche basate su una visione di lungo termine. Corrente ha contribuito al dibattito di questo consiglio focalizzando l’attenzione sul tema centrale dell’incontro: il bilancio di previsione 2024-2026. Documento cruciale che dovrebbe delineare la visione futura dell’amministrazione e il piano strategico per il benessere della nostra comunità”.
“Purtroppo – proseguono da Corrente – abbiamo constatato che il bilancio presentato non fornisce le basi necessarie per affrontare le sfide imminenti, né quelle future. In particolare, esprimiamo preoccupazione per la mancanza di sostegno al mantenimento e allo sviluppo dell’occupazione, l’assenza di un piano di mobilità sostenibile a livello locale, e la carenza di strategie per l’inclusione di una popolazione che invecchia e per il ritorno dei giovani che lasciano la nostra comunità. Per questo abbiamo respinto il bilancio presentato e ribadito la nostra volontà di collaborare con tutti i membri del Consiglio Comunale e dell’amministrazione per costruire insieme soluzioni ai problemi della città. Inoltre, abbiamo sottolineato la necessità di una maggiore partecipazione e condivisione all’interno del Consiglio e delle commissioni consiliari, che spesso vengono convocate solo per ratificare decisioni già prese dalla giunta”.
“Durante l’ultimo consiglio – dicono ancora dal movimento – è stata dedicata particolare attenzione al tema IMU, in particolare all’approvazione delle nuove aliquote (identiche a quelle dell’anno precedente) e alla difficile questione della quota IMU che si trova a pagare chi ha subito danni a causa del sisma del 9 marzo scorso. Abbiamo accolto positivamente la decisione di coprire l’IMU 2024 degli immobili colpiti dal sisma, ma riteniamo che si sarebbe potuto fare di più per alleviare la somma dovuta nel 2023. Abbiamo sollevato la questione della possibilità di trovare delle risorse per coprire quanto dovuto nel 2023, come suggerito dall’amministrazione stessa durante la discussione in commissione. Tuttavia, la risposta che ci è stata data in consiglio non è stata né chiara né univoca”.
“È importante evidenziare – aggiungono da Corrente – che il tema del terremoto è stato ampiamente utilizzato durante la campagna elettorale dalle diverse parti, senza che finora siano state fornite risposte concrete sulla ricostruzione. Troviamo preoccupante che a quasi un anno di distanza dal sisma, che ha provocato centinaia di sfollati, la Giunta Carizia non abbia ancora presentato un piano base che informi almeno sulle tempistiche d’inizio della ricostruzione. In aggiunta, la mancanza di un’allocazione preventiva delle risorse per affrontare il problema dell’IMU 2023 per le abitazioni inagibili costituisce una negligenza della giunta comunale. Tale omissione rappresenta un ulteriore danno per le persone colpite dal sisma, il quale avrebbe potuto essere evitato agendo tempestivamente”.
“Rinnoviamo l’invito a tutte le forze politiche a collaborare – conclude il movimento – mettendoci a disposizione della popolazione colpita dal terremoto del 9 marzo, per individuare soluzioni concrete, evitando l’uso del tema per fini elettorali e concentrandosi esclusivamente sul futuro del nostro territorio”.