UMBERTIDE – Un consiglio comunale straordinario e aperto per discutere delle “attuali criticità del servizio pubblico ad Umbertide e delle prospettive dell”ospedale alla luce della nuova programmazione regionale”.
É quanto hanno chiesto i gruppi consiliari Partito Democratico e Progressisti per l’innovazione.
“Attualmente per i lavori in corso, l’ospedale mostra alcune evidente criticità. – dicono i due gruppi di opposizione – La RSA è stata ‘momentaneamente chiusa’, gli uffici amministrativi messi in un container, il punto prelievi e la guardia medica sono spostati al Centro Salute. Non si hanno notizie (e temiamo una chiusura
certa) del servizio odontoiatrico e del DH Oncologico che riguarda purtroppo tanti cittadini.
L’organizzazione dei lavori di risistemazione dell’Ospedale sembra non affrontare anche la necessità di far convivere i lavori con il mantenimento dei servizi”.
Nella nota Partito Democratico e Progressisti per l’innovazione esprimono anche la necessità di “affrontare con serietà il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e quanto é previsto per il nostro ospedale dai documenti approvati con D.G.C. n.1399 del 28/12/2023 e
nello specifico il documento recante “Provvedimento generale di programmazione della Rete
Ospedaliera regionale ai sensi del D.M. 70/2015 – Allineamento alla D.G.R. 212/2016 – Terzo Polo.
Integrazione Ospedale/territorio”. In questo documento – continuano- emergono a nostro avviso alcune lacune profonde. Scompare la Chirurgia Oculistica, la Chirurgia Otorinolaringoiatria, l’Urologia, la Chirurgia Plastico/Ricostruttiva, che è stata il motore dei buoni risultati della Chirurgia per tutta la ASL n. 1 ed ha svolto e svolge grazie alla professionalità del personale un lavoro straordinario dal punto di vista chirurgico ed
umano. Al loro posto dovrebbe esserci secondo i desiderata regionali solo la chirurgia ortopedica.
Solo che per avere una chirurgia ortopedica che si possa chiamare tale occorre avere la rianimazione e nel piano di programmazione questa non è prevista oltre ad avere professionisti adeguati (non sfuggirà a nessuno la fuga che sta avvenendo in questi ultimi periodi dal servizio
sanitario pubblico).
Il rischio inoltre che servizi chiusi per ristrutturazione non vengano riaperti, alla luce di esperienze recenti, è piuttosto alto. Senza tralasciare il tema della carenza di personale, che se non viene risolto a monte rende ogni documento carta straccia”.
Alla luce di tutto ciò, i gruppi consiliari del Partito democratico e dei Progressisti per l’Innovazione
hanno richiesto un consiglio comunale straordinario e aperto che coinvolga i rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli, della ASL n.1, delle associazioni che si occupano di attività sociali e sanitarie, delle Organizzazioni Sindacali e di tutte le forze
politiche cittadine, rappresentate o meno nel Consiglio Comunale.