Inaugurata la scuola primaria di Niccone

UMBERTIDE – Al grido di “Niccone Niccone Urrà” è stata ufficialmente inaugurata questa mattina, sabato 15 marzo, la scuola primaria di Niccone. Chiusa a fine del 2021 per consentire i lavori di ristrutturazione ed ampliamento della struttura, da lunedì 17 marzo la scuola tornerà ad ospitare i 94 bambini che erano stati trasferiti nel complesso “Fornace” di Umbertide. Una scuola quella di Niccone pionieristica, tra le prime in Italia ad aver attivato negli anni Settanta il tempo pieno, che costituisce da sempre un’eccellenza nel panorama scolastico umbertidese.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Luca Carizia insieme a tutta la Giunta, la dirigente scolastica del Secondo Circolo Raffaella Reali, alcuni consiglieri comunali tra cui la nicconese Giulia Medici, insegnanti di ieri e di oggi e soprattutto tanti genitori e bambini che frequentano la scuola. Ad aprire i festeggiamenti è stata la junior band diretta dal maestro Galliano Cerrini che ha eseguito l’Inno d’Italia, poi il parroco di Niccone don Graziano Bartolucci ha impartito la benedizione e a seguire i bambini di Niccone hanno letto alcuni pensieri. Poi è stata la volta degli interventi del sindaco Carizia e della preside Reali e del tanto atteso taglio del nastro tra gli applausi scroscianti dei numerosi presenti.

“La scuola di Niccone è un presidio che ha un’importante valenza storica, essendo stata la prima scuola a tempo pieno. – ha detto Carizia – Come amministrazione abbiamo cercato di realizzare una scuola a portata di bambino, perché per noi studiare in un bell’ambiente significa formarsi meglio. Dall’inizio dei lavori abbiamo dovuto affrontare tante difficoltà, legate soprattutto all’aumento vertiginoso del costo delle materie prime dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ma grazie ad un confronto continuo tra la ditta che aveva vinto la gara e gli uffici tecnici siamo riusciti ad andare avanti. Oggi quindi è doveroso ringraziare il corpo scolastico, i genitori e i bambini per la pazienza, gli uffici tecnici del comune, la ditta e la mia squadra di governo. Guardiamo al futuro perché questa scuola parla di futuro”. Il sindaco ha poi ricordato che entro l’anno verrà inaugurata anche la scuola di Verna e che entro inizio 2026 prenderanno i via i lavori per la costruzione del nuovo asilo nido comunale; ha poi ricordato che la scuola di Niccone è dotata di un defibrillatore (DAE) donato da Renato Rondina.

“Nonostante il maltempo di questi giorni, un raggio di sole illumina oggi la scuola di Nccone, – ha detto la dirigente scolastica Reali –
che è il primo tempo pieno del centro Italia e tra i primi di tutta Italia, una scuola ispirata alla pedagogia di don Milani e di Freinet, la prima scuola che ha accolto i bambini disabili dopo la legge del 1977. Qui ai studenti viene dato il tempo per riflettere, non in un mondo fatto solo di carta ma in un mondo che parte dalle esperienze. Le aule al piano terra hanno tutte un’apertura verso l’esterno, mentre al primo piano sono presenti tre laboratori per portare avanti le tante attività che i bambini di Niccone svolgono, dall’osservazione del cielo, al dialogo euristico, fino alla cura della serra. Questa scuola è come un albero che affonda le radici nella sua gloriosa storia e che speriamo continui a produrre fiori e frutti copiosi”. La dirigente scolastica ha poi annunciato che il 17 maggio si terrò un incontro, a cui parteciperanno anche esperti pedagogisti, sull’importanza del tempo pieno.

I lavori di ristrutturazione della scuola, che hanno avuto un costo totale pari a circa un milione di euro, hanno consentito l’adeguamento complessivo dell’edificio, con la realizzazione di un nuovo e ampio spazio polifunzionale, nuove aule e laboratori, l’eliminazione delle barriere architettoniche e il miglioramento dell’efficienza energetica.

Dopo il taglio del nastro bambini, genitori ed insegnanti hanno avuto la possibilità di visitare i nuovi spazi della scuola, che si apre con un’agora dove campeggia una frase dal significato profondo, omaggio allo storico maestro Mario Valdambrini: “I nostri nostri hanno da essere sopra un mondo sensibile e non sopra un mondo di carta. Niccone urrà!”.