Inaugurata la mostra dedicata alle “Madri Costituenti”

UMBERTIDE – Sollecitare negli studenti la riflessione, sempre attuale, sull’evoluzione del concetto di pari opportunità, riscoprendo la storia di grandi donne spesso dimenticate dalla storia .

È questo lo scopo della mostra itinerante “Le madri costituenti”, inaugurata ieri, venerdì 28 marzo, al Campus Leonardo da Vinci di Umbertide. Promossa da Sezione di Umbertide dell’Anpi, SPI CGIL e Associazione Toponomastica femminile, con il patrocinio della Regione dell’Umbria e della Provincia di Perugia, l’esposizione è un omaggio a ciascuna delle 21 donne elette nell’Assemblea Costituente che il 2 giugno 1946 ha segnato una nuova storica pagina dell’Italia repubblicana.

“In questo 2025, in cui ricorrono gli 80 anni dalla liberazione dal regime nazifascista – ha spiegato il presidente dell’Anpi di Umbertide Arnaldo Pucci – in collaborazione con il sindacato SPI CGIL Alto Tevere e l’associazione Toponomastica femminile, abbiamo ritenuto importante proporre all’attenzione degli insegnanti e degli studenti dell’istituto superiore umbertidese la mostra dedicata alle “21 Madri costituenti”. L’auspicio è che siano soprattutto le nuove generazioni e gli studenti a vederla, perché il passato e la memoria sono preziosi e imprescindibili per vivere il presente e proiettarsi nel futuro con consapevolezza e responsabilità. Resistenza, Costituzione e antifascismo sono i nostri pilastri”.

In apertura di incontro, la vicepreside Orietta Sonaglia ha ricordato come il Campus abbia immediatamente accolto con favore la mostra che rappresenta un’importante occasione di crescita.
“Siamo certi – ha sostenuto Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento Donne Spi Cgil Alto Tevere – che questa mostra fornirà agli studenti le conoscenze di cui fare tesoro. E’ necessario rendere un doveroso riconoscimento a queste poche, ma tenaci e determinanti donne. E’ per noi un dovere e onore ricordare questo piccolo gruppo che ha però fatto la differenza nell’affermazione di alcuni diritti fondamentali nel Novecento. Oggi vogliamo farvi un dono: – ha detto rivolgendosi ai ragazzi presenti – ci piace pensare che questo lo possiate a vostra volta trasferire alle future generazioni perché ci sta a cuore creare un dialogo tra generazioni diverse”.
Il professore di diritto Marco Marcucci ha fatto notare come sia soprattutto nell’articolo 3 della Costituzione che si vede la mano delle donne. “In particolare – ha fatto notare – Teresa Mattei fu combattiva sul porre l’accento sull’uguaglianza sostanziale dei sessi. E questo ci consente di dare un senso a questo concetto che ha sempre bisogno di essere attualizzato”.
“Siamo chiamati a essere resistenti tutti i giorni”, sono state le parole della consigliera provinciale delegata Francesca Pasquino. “Le donne spesso sono state dimenticate o comunque poco conosciute – ha poi sostenuto -. La toponomastica femminile, così come il linguaggio di genere, è solo uno strumento, ma di grande aiuto, per colmare il vuoto culturale che ha confinato le donne al margine delle narrazioni storiche. La strada è ancora molto lunga, tortuosa, in salita e piena di ostacoli. A volte si ha la sensazione di indietreggiare soprattutto rispetto al principio dell’autodeterminazione, per cui si sono battute le madri costituenti: da qui l’importanza di iniziative come questa”.
La genesi e il significato della mostra è stato infine illustrato da Paola Spinelli, referente dell’Associazione Toponomastica femminile. “Questo è il posto giusto per questa mostra la cui idea è nata proprio in un contesto scolastico – ha sostenuto -. Abbiamo rilevato che in tutta Italia alle donne è dedicato appena il 3% delle strade. Le donne subiscono l’invisibilità”.

La mostra, visitabile per i primi 15 giorni del mese di aprile dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18, è articolata in pannelli, il primo introduttivo e gli altri dedicati ad ogni eletta nell’Assemblea Costituente.
Una ricca galleria fotografica corredata da esaustive note biografiche permette quindi di rendere un doveroso e significativo omaggio a donne protagoniste della Storia italiana. La mostra “Madri Costituenti vuole infatti contribuire a far conoscere alle giovani generazioni quale sia stato il fondamentale contributo delle donne alla stesura ed all’approvazione della nostra Costituzione ed allo sviluppo della società italiana.