UMBERTIDE – È tornato ad accendere i fari sulla situazione dell’ospedale il PD di Umbertide che sabato 29 marzo ha organizzato una conferenza stampa all’indomani della visita del neo direttore generale dell’Usl Umbria 1 presso il nosocomio cittadino. A intervenire il segretario del PD Umbertide Filippo Corbucci e il consigliere regionale Letizia Michelini.
“Abbiamo visto che il direttore generale era accompagnato dal Sindaco e da numerosi funzionari della Usl. – dichiara il segretario Corbucci – Il nuovo direttore avrà certamente colto con mano i ritardi dei lavori che la precedente giunta regionale a guida Tesei/Coletto avrebbe dovuto far partire e speriamo che il sindaco, oltre alle foto di rito, si sia preoccupato di fare in modo che vengano mantenuti i servizi anche durante i lavori.
La destra oltre aver creato una voragine sui conti della sanità, ad Umbertide da sempre ci sembra disinteressata a mantenere saldo e forte questo nostro presidio di tutela e cura della salute di tanti umbertidesi e tanti umbri”.
Il PD ha quindi ricordato la petizione con la quale erano state raccolte le firme di circa 5000 umbertidesi a tutela dell’ospedale. “È stata consegnata in regione e non abbiamo mai avuto un cenno di risposta. – continua Corbucci – Oggi la consegniamo alla consigliera regionale Letizia Michelini perché se ne faccia latrice verso la Presidente Stefania Proietti, alla cui azione determinata di salvaguardia della sanità pubblica umbra va il nostro pieno sostegno”.
A seguire il PD ha elencato quattro priorità, espresse anche in una interrogazione urgente al Consiglio Comunale. Innanzitutto, “i lavori di adeguamento sismico dell’ospedale, che sarebbero dovuti partire da tempo, sono in forte ritardo e il progetto sembrerebbe non tener conto del mantenimento dei servizi e dei reparti durante il periodo dei lavori: occorre avere risposte certe sui tempi e sull’organizzazione dei lavori in modo da garantire il mantenimento degli attuali servizi. Anche agli uffici amministrativi, ora collocati in container, va trovata rapidamente una soluzione dignitosa”, afferma il PD che continua con il secondo punto. “Non si può mettere in discussione, causa lavori qualcuno proverà a giustificare, il reparto di Medicina Generale (e attenzione alla carenza del personale medico) e la Chirurgia (che anche con meno posti letto potrebbe tranquillamente continuare a funzionare, considerato che le sale operatorie in questa prima fase non sono interessate dai lavori)”. Terza priorità la RSA, “ad oggi chiusa, trasferita a Città di Castello in attesa della realizzazione dell’Ospedale di Comunità. La RSA è chiusa da oltre un anno e i lavori per l’ospedale di Comunità (adiacente all’attuale nosocomio) non sono ancora partiti. – continuano i dem -Occorre tornare rapidamente a regime, essendo questo un servizio fondamentale di supporto al paziente fragile e alle famiglie e riattivare anche il servizio di riabilitazione oggi inopportunamente interrotto”. Ultimo punto il Pronto soccorso che, “essendo da sempre punto di riferimento per tutto il territorio tra Umbertide e Ponte San Giovanni, come dimostrato dal numero degli accessi, richiede un’attenzione particolare ed un potenziamento sia strutturale che dell’organico. Spesso nell’ultimo anno per carenze di medici il pronto soccorso è stato chiuso la notte o in alcune parti della giornata, cosa non tollerabile se si vuole dare un servizio serio alla popolazione”.