Tutti insieme per Stefania Proietti, a Umbertide iniziativa della coalizione

UMBERTIDE – Tutti uniti per Stefania Proietti. Sabato 9 novembre a Umbertide presso il comitato elettorale di Stefania Proietti in via Roma, si è svolta un’iniziativa con sei dei candidati altotiberini della coalizione di centrosinistra. Erano presenti Giampaolo Conti (Movimento 5 Stelle)m, che da umbertidese ha fatto gli onori di casa, Michele Bettarelli (Partito Democratico), Luca Augusto Mancini (Umbria domani), Paolo Fratini (Partito Democratico), Alessandro Alunno (Alleanza Verdi Sinistra) e Christian Biagini (Umbria per la sanità pubblica).

“Siamo espressione di liste differenti ma le nostre diversità si sono unite in un unico scopo, quello di mandare a casa una destra che in questi cinque anni ci ha condotto su una strada di non ritorno. – hanno dichiarato i candidati – L’unità è fondamentale perché ha un effetto moltiplicatore del consenso”.

Per i sei candidati al Consiglio regionale dell’Umbria, il 17 e 18 novembre gli avversari da combattere sono due: la presidente uscente Donatella Tesei e l’astensionismo. “Le recenti elezioni in Liguria ci hanno dimostrato che per vincere dobbiamo portare la gente a votare – hanno detto ancora – si vince andando insieme tutti uniti, intercettando gli indecisi e gli elettori di centro e centro-destra”.

Tanti i temi affrontati dai sei candidati, dalla difesa della sanità pubblica “che offre sempre meno servizi mentre i centri privati crescono a dismisura”, al lavoro e la crisi occupazionale con il settore dall’automotive che in Altotevere sta registrando i primi licenziamenti e mancati rinnovi dei contratti, dall’agricoltura per la quale è “fondamentale saper sfruttare i fondi che arrivano dall’Europa mentre oggi la Regione rimanda indietro milioni di euro”, ai giovani che in Umbria non hanno prospettive per il futuro e sono costretti a cercare lavoro altrove, passando per il terremoto che ha toccato da vicino la comunità umbertidese nel marzo dello scorso anno, il sociale, la cultura, i trasporti e il deciso “no” all’autonomia differenziata “che renderebbe l’Umbria ancora più piccola e gli umbri ancora più poveri”.