Presidio di Umbertide Partecipa in difesa dell’ospedale

UMBERTIDE – Si è tenuto questa mattina il presidio davanti all’ingresso dell’ospedale di Umbertide e dell’Istituto Prosperius promosso da Umbertide Partecipa in difesa della sanità locale. “Tutti uniti per il futuro del nostro ospedale e della Prosperius” il motto della giornata, per sensibilizzare ulteriormente i cittadini sulle problematiche che sta attraversando la sanità umbertidese.

“Ospedale e Prosperius sono totalmente dimenticate dall’Amministrazione Carizia” afferma Umbertide Partecipa che chiede: un’assistenza domiciliare potenziata e integrata; un ambulatorio per le cure dei pazienti oncologici e servizi poli ambulatoriali funzionanti e potenziati con personale ed attrezzature; un Pronto Soccorso finalmente degno di questo nome; la difesa e il potenziamento del sevizio di chirurgia ricostruttiva e l’istituzione di un nuovo reparto di chirurgia ortopedica; l’inserimento di ulteriore personale sanitario ed in particolare infermieristico per la medicina/RSA; il potenziamento dell’assistenza domiciliare per far fronte al sempre crescente bisogno dei nostri anziani e delle loro famiglie; che Prosperius concluda rapidamente e con chiarezza il proprio processo di transizione riattivando immediatamente i servizi di day hospital e ambulatoriale.

E in merito alla riapertura della RSA, annunciata dal sindaco Carizia per lunedì 22 novembre, Umbertide Partecipa esprime timori per il reparto di Medicina. “Tale riapertura non dovrà portare problemi organizzativi alla Medicina per carenza di personale. – recita una nota – Ci risulta infatti che il personale totalmente assegnato a Medicina ed RSA consentirà di ospitare in condizioni di normalità massimo 16 persone in Medicina che, fatte le dovute tare per infezioni e Covid, potrebbero diventare 12. Quindi non solo cancellazione della Chirurgia ortopedica che non esiste già più nel nostro Ospedale, ma anche di Medicina. Un piano di destabilizzazione continuo ai danni della nostra comunità – conclude la nota – che non può essere assolutamente tollerato”.

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