Musica ad alto volume di notte e clienti rumorosi, scatta la stretta per due bar

UMBERTIDE – Musica a palla, baccano e rumori molesti. Il tutto succede nel corso delle ore notturne, in special modo nel fine settimana, rubando sonno e riposo a chi dopo una settimana di lavoro vorrebbe godersi un po’ di tranquillità. Scatta la stretta per due bar del capoluogo che dovranno fare in modo di evitare il frastuono prodotto dagli impianti di amplificazione o da qualche avventore troppo su di giri.

Nei giorni scorsi, il sindaco Luca Carizia ha firmato due ordinanze ben precise indirizzate ai titolari delle due attività. Gli atti fanno seguito alle segnalazioni di alcuni residenti nelle zone dove sorgono i  locali in questione.

A seguito degli esposti presentati dagli abitanti disturbati dal troppo rumore, sono state anche effettuate delle rilevazioni fonometriche da parte dei tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa). Dai risultati di entrambe le perizie, è stato riscontrato il superamento dei limiti di immissione previsti dalla legge. Tradotto in parole povere, il rumore c’è ed è inappellabilmente molesto.

Con le ordinanze, quindi, viene imposto con effetto immediato ai proprietari delle due attività di riportare le emissioni rumorose entro i limiti previsti dalla legge. Entro 30 trenta giorni dal ricevimento degli atti dovranno essere effettuati tutti gli interventi necessari alla riduzione del rumore prodotto dall’attività, dagli avventori e da eventuali impianti di diffusione sonora, al fine di garantire il rispetto dei valori dei limiti di rumorosità previsti dalla legge e dal piano di classificazione acustica comunale. Sempre entro trenta giorni, le attività rumorose prodotte dall’esercizio dovranno essere sottoposte a perizia acustica effettuata da un tecnico abilitato.

Dopo dieci giorni dalla scadenza degli interventi precedentemente riportati, dovranno venire tramessi al Comune di Umbertide e all’Arpa una relazione tecnica con la descrizione di tutte le misure adottate per il contenimento dei rumori e una relazione di collaudo tramite rilevazioni fonometriche, redatta da tecnico abilitato, che attesti l’adeguatezza delle misure adottate al fine di rispettare i limiti di rumorosità previsti per legge, in riferimento alle attività rumorose dell’attività.

I titolari delle attività possono presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria entro sessanta giorni dalla notifica delle ordinanze.