Pierantonio nel cratere del sisma 2016, ora è ufficiale

UMBERTIDE – Ora è ufficiale. Con l’approvazione definitiva da parte del Senato del decreto Pnrr, i territori colpiti dal sisma del 9 marzo 2023 entrano a pieno titolo all’interno del cratere del terremoto del Centro Italia del 2016. Che significa avviare per Pierantonio e Sant’Orfeto un iter già strutturato, velocizzando quindi le procedure per la ricostruzione. Ora spetta alla struttura commissariale per il sisma di Norcia e Amatrice iniziare la ricognizione dei danni a Pierantonio, Pian d’Assino, Montecorona, Sant’Orfeto, Tavernacce e Rancolfo. Una volta terminato il lavoro di approfondimento sulla situazione riguardante gli edifici pubblici e privati disastrati dalle scosse di un anno fa, il governo procederà allo stanziamento delle somme per procedere a una ricostruzione celere e snella.

“E’ stato ufficialmente affidato alla struttura commissariale sisma 2016 il compito di compiere la ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione, la riparazione o il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate ad Ancona e Umbertide a seguito degli eventi sismici avvenuti, rispettivamente, il 9 novembre 2022 e il 9 marzo 2023”, ha commentato il Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, che ha assunto l’impegno “nella consapevolezza della sua importanza e sapendo di poter contare su professionalità e competenze altamente qualificate, che si sono formate nel corso di questi anni di lavoro nell’Appennino centrale”.

L’obiettivo primario, prosegue il commissario, diventa quello “di svolgere questo mandato speditamente, al fine di sottoporre al ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, la relazione sull’esito della ricognizione nei tempi più rapidi possibili – prosegue Castelli -. Questa attività infatti è indispensabile per quantificare il fabbisogno finanziario, da sottoporre al Governo in vista della prossima legge di bilancio”.

Soddisfatta la vicesindaco con delega alla ricostruzione Annalisa Mierla. “Siamo dentro. – ha detto – A distanza di un anno e un mese dal giorno che ha cambiato la vita di più di 600 persone, possiamo finalmente dire di essere ufficialmente nel tanto agognato cratere 2016. La perseveranza senza livore, senza cartelli, senza offese, senza urla, con dignità e caparbietà, con parole misurate ma ficcanti, ha portato a questo enorme traguardo raggiunto insieme. Ogni traguardo raggiunto non è altro che un punto di partenza. In questo anno è stato un continuo spostare l’asticella sempre più avanti. E finché avrò forza lo farò”.