UMBERTIDE – Si terrà venerdì 11 aprile alle ore 18 al Cinema Mini Metropolis in Piattaforma la prossima tappa del book tour del romanzo “Il paese delle porte dipinte” di Anna Martellotti (edizioni Progetto Cultura). A dialogare con l’autrice Franca Burzigotti, già Dirigente Scolastica del Campus Da Vinci di Umbertide, e, come l’autrice, matematica di formazione.
Ispirato a un progetto vero – quello realizzato a Poggio delle Corti, località a pochi km da Perugia, che da settembre 2024 ospita numerose porte d’autore dipinte – “Il paese delle porte dipinte” è un’opera a metà tra la raccolta di racconti e il romanzo.
A Montelapino, immaginario borgo dell’Italia Centrale, su iniziativa di Tecla, attempata ma energica proprietaria di seconda casa, gli abitanti sono invitati a commissionare un proprio soggetto che due pittori realizzeranno per ciascuna porta di casa. La scelta di cosa far rappresentare fornisce l’occasione per narrare tredici storie diverse. E se i protagonisti che abitano il paese da sempre rivivono l’infanzia dei propri giochi, la gioventù degli amori svaniti, gli errori commessi, quelli approdati a Montelapino successivamente colgono l’occasione per ripercorrere le vicissitudini che li hanno guidati verso il piccolo borgo. Si va dall’immigrato africano trapiantato in paese con la moglie, all’insolente vecchio erudito convintamente vegano, dal maturo e misterioso Alcide, protagonista tormentato e fuggiasco di un fatto di sangue avvenuto a Milano, all’allegra e numerosa famiglia che approfitta dell’occasione per un nuovo giocoso patto familiare. Vi sono maternità e paternità anziane e dolenti, storie di figli fuggiti e di figli sfuggenti, antichi amori sfumati o sbagliati, solitudini mitigate dagli incontri di paese.
Montelapino rappresenta il rifugio di molti: non solo l’enigmatico Alcide, ma anche una coppia metropolitana e gay, un poliziotto pugliese in fuga dai veleni industriali della sua città d’origine che gli hanno ucciso la moglie, ovvero una solitaria vedova tedesca, sono giunti a Montelapino per placare una propria inquietudine. Sul finale l’irrompere di un giovane writer proletario e innamorato aggiunge un tocco inaspettato, mentre la porta dell’ispiratrice del progetto ospiterà un altrettanto imprevedibile affresco medievale ma contemporaneo dell’intero paese.
Il romanzo ha vinto a novembre 2023 il Premio Letterario Mangiaparole per la narrativa inedita, dopo aver conquistato nei mesi precedenti diverse menzioni e piazzamenti in premi letterari nazionali.