Spari, risse, volti coperti da passamontagna: baby gang in azione a Umbertide

UMBERTIDE Spari di pistola, volti coperti da passamontagna, selfie in posa con una gazzella della Polizia, tanti soldi in contanti mostrati con arroganza e strafottenza. Sembra il trailer di un film d’azione, sapientemente montato con tanto di colonna sonora trap, e chi ha dato vita a quelle scene si atteggia proprio da protagonista.

Purtroppo però non si tratta di un film, ma di una triste realtà. E’ quello che accade ad Umbertide dove da giorni starebbe girando di cellulare in cellulare un video che ritrae gruppi di giovani, tra cui probabilmente anche minorenni, che trascorrono le giornate facendo i bulli, alla stazione, su di un vagone di un treno, al parco Ranieri. E vanno oltre l’essere bulli perché con sé hanno pistole, forse di quelle usate per il softair, ma che danno l’impressione di essere vere, le caricano e sparano, con l’atteggiamento di chi si sente padrone del mondo.

Nel video si vedono anche immagini di giovani a bordo di un treno, con il volto coperto con un passamontagna, nella tratta Umbertide – Città di Castello; e all’improvviso compaiono anche soldi, tanti soldi, banconote da 50 e 100 euro di cui non si conosce la provenienza. Ed ancora ragazzini in posa con un’auto della Polizia, il caricamento della pistola, gli spari in aria, forse una rissa al parco. Sul video – che potrebbe essere stato condiviso anche sui social – e soprattutto sui suoi protagonisti, stanno già indagando le forze dell’ordine e la Magistratura e non si escludono sviluppi già nelle prossime ore.

Perché se di per sé i fatti potrebbero essere archiviati come una bravata, sotto nascondono il malessere profondo che stanno vivendo i giovani di oggi, con alle spalle famiglie che forse non vedono e non sanno o che magari non vogliono vedere.  E ci dimostrano che i bulli e le baby gang non esistono solo nelle periferie delle grandi città ma anche in realtà piccole come quella di Umbertide. E fa paura perché se un ragazzo, forse addirittura un minore, sente il bisogno di girare con una pisola in mano – vera e finta che sia – o di salire su un treno con il volto coperto da un passamontagna, allora significa che sotto sotto esiste una realtà, inquietante e pericolosa, che non si può far finta di non vedere.