Umbertidesi e ucraini sotto la Rocca per dire basta alla guerra

UMBERTIDE – Una grande bandiera gialla e blu sventola ai piedi della Rocca. A reggerla le mani di donne ucraine, che ad Umbertide vivono e lavorano ma che in questi giorni sono con il cuore e con la mente nella loro terra natale, dall’alba di giovedì teatro di un’assurda guerra. E ancora tante bandiere dell’Ucraina che sventolano in cielo insieme a quelle dalla pace, al grido di “Viva l’Ucraina” e di “Fatela finita” e ” Vergogna”. Così Umbertide ha manifestato oggi pomeriggio contro la guerra in Ucraina, grazie all’iniziativa organizzata dal Coordinamento per la Pace Umbertide – Montone – Lisciano Niccone e dalla Sezione Anpi di Umbertide e che, nonostante il freddo pungente e il forte vento, ha visto partecipare oltre un centinaio di persone. Sotto la Rocca si sono infatti ritrovati studenti, associazioni, sindacati, forze politiche (presenti tutti i consiglieri di minoranza, assenti invece maggioranza e Amministrazione) ma soprattutto tanti umbertidesi, famiglie con bambini, giovani e anziani, e le donne ucraine che hanno avuto il coraggio e la forza di prendere in mano il microfono per condividere la loro disperazione e lanciare un appello per la pace e la libertà dell’Ucraina.

“Noi non ce l’abbiamo con i russi, noi vogliamo solo la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina”, grida commessa una manifestante. “Chiediamo l’aiuto dell’Italia, chiediamo al vostro Governo di intervenire perché questa guerra finisca subito”, fa eco un’altra. “Putin dice di bombardare solo gli obbiettivi strategici militari ma invece vengono abbattuti palazzi e la gente muore”. Ed ancora: “In Ucraina ci sono i miei due figli, da tre giorni sono rifugiati in un bunker con i miei nipotini, hanno paura e chiedono aiuto”.

“Condanniamo l’azione russa e chiediamo uno stop immediato delle ostilità – ha detto Giuseppina Gianfranceschi del Coordinamento per la pace – Il primo obbiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili, perché innanzitutto dobbiamo salvare le persone e metterle al riparo dalle guerra. Ma poi sono necessarie anche iniziative di demilitarizzazione e disarmo, in particolare nucleare. La guerra serve solo all’industria bellica, ma è ora di dire basta, di farla finita. Da Umbertide vogliamo far partire un messaggio di pace, un invito a riprendere le trattative e a interrompere subito le azioni militari. Nei prossimi giorni cercheremo di costruire una rete tra tutte le associazioni e le attività per aiutare i nostri concittadini ucraini ad accogliere chi sta scappando dalla guerra”.

Al termine della manifestazione, le donne ucraine hanno intonato l’inno della loro nazione, per poi gridare forte “Viva l’Ucraina”; poi tutti insieme hanno risposto cantando “Bella Ciao”, canzone simbolo della Resistenza e quindi invito alla pace e alla solidarietà.