Disturbi del comportamento alimentare, sono 280 i pazienti seguiti al Centro DCA di Umbertide

UMBERTIDE – Sono 280 i pazienti che nel 2021 sono stati seguiti dal Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) di Umbertide. E’ quanto emerge dai numeri forniti dall’Usl Umbria 1, in occasione della XI Giornata nazionale del fiocchetto lilla, giornata dedicata all’informazione e sensibilizzazione sui Disturbi del comportamento alimentare che si celebra il 15 marzo.

In tutto, sono stati 840 i pazienti presi in carico dalla rete dei servizi dedicati ai Dca dell’intera Usl Umbria 1 in tutti i livelli di assistenza (ambulatoriale, semiresidenziale ed ospedaliero-residenziale), molti di questi sono giovani e, a differenza del passato, il 20% della fascia d’età tra i 12 e i 17 anni è costituito da maschi. Ma c’è un dato che preoccupa più degli altri: tra il 2020 e il 2021 gli accessi alle strutture di cura territoriali ed ospedaliere dei ragazzi è aumentato di ben 4 volte.

“Il centro Dca di Umbertide, specializzato nei disturbi selettivi dell’alimentazione, ha avuto in carico 280 pazienti e le loro famiglie, oltre a collaborare attivamente con il reparto di pediatria dell’ospedale di Città di Castello nei ricoveri salvavita per minori che, nel 2021, sono stati 46, diventando un punto di riferimento per l’intero territorio regionale”, ha spiegato la dottoressa Laura Dalla Ragione, responsabile della rete dei servizi dedicati ai Dca dell’Usl Umbria 1.

Oltre al centro di Umbertide, l’Azienda sanitaria può contare anche sul Centro Dai di Città della Pieve, dedicato al disturbo da alimentazione incontrollata e all’obesità, che ha seguito dal punto di vista residenziale e semiresidenziale 102 pazienti, prevalentemente provenienti dall’Umbria; la residenza di Palazzo Francisci a Todi che ne ha seguiti 85, di cui il 30% sotto i 14 anni, con un aumento molto rilevante di pazienti giovanissimi, probabilmente per l’effetto traumatico del lockdown, della Dad e della difficoltà ad avere vita sociale; il Nido della Rondine a Todi, centro semiresidenziale per anoressia e bulimia in età evolutiva, dove sono stati ricoverati 97 pazienti con quadri di anoressia e bulimia e ne sono stati seguiti altri 230 in regime ambulatoriale, provenienti tutti dall’Umbria.

L’Usl Umbria 1 inoltre dal 2003 ha costruito una rete di eccellenza e le sue strutture coordinano sia il numero verde nazionale “SOS disturbi alimentari” (800 180969) sia l’Osservatorio nazionale per i disordini alimentari.

“Le richieste di aiuto che abbiamo ricevuto tramite il numero verde sono raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2021. In Umbria – conclude Laura Dalla Ragione – l’aumento della patologia è stato in linea con il trend nazionale ed ad oggi stimiamo che nella nostra regione ci siano circa 15.000 persone affette da questi disturbi, un numero che non comprende le persone affette da obesità soprattutto adolescenti, che è molto alto”.