Tevere, la Regione rassicura: “Nessun inquinamento”

UMBERTIDE – Nessun inquinamento del Tevere ad Umbertide, i valori sono nella norma e la torbidità che da settimane sta allarmando gli umbertidesi dipende dalle condizioni idrauliche particolari di questo tratto del fiume dove la bassa velocità di scorrimento delle acque tende a fare sedimentare i particolati.

È quanto riferito in consiglio regionale dall’assessore all’ambiente Roberto Morroni in risposta ad un’interrogazione del consigliere della Lega Daniele Carissimi che chiedeva spiegazioni in merito alle acque torbide e nauseabonde del fiume Tevere nel tratto umbertidese, che hanno portato nelle scorse settimane anche ad annullare le competizioni di pesca sportiva previste nel campo gara.

Morroni ha fornito i dati, che risultano nella norma, delle centraline Arpa di Santa Lucia, nel Comune di Città di Castello, e di Umbertide relativi al mese di giugno: non ci sono tracce di azoto ammoniacale, pertanto sarebbe scartata l’ipotesi, da più parti adombrata, di sversamenti illeciti provenienti da allevamenti e trattamenti industriali, e i nitrati sono sotto le soglie dettate dalla normativa.

La Regione ha quindi ribadito quello che era già stato espresso dall’Arpa, ovvero che la torbidità del fiume deriva dalle condizioni idrauliche particolari di quel tratto del Tevere, a valle dell’innesto del Nestore , condizioni caratterizzate da bassa velocità di scorrimento dell’acqua che tende a far sedimentare i particolati che diversamente scorrerebbero via. Inoltre interventi pregressi sul fondo del fiume, che avevano rimosso la ghiaia fluviale, hanno dato origine a un fondo limaccioso che non fa che peggiorare questa situazione, aggravata anche dalla scarsità di acqua dovuta dai minori rilasci dalla diga di Montedoglio a causa della prolungata crisi idrica.