Umbertide è di nuovo Fratta, al via la Festa ottocentesca

UMBERTIDE – Si è alzato il sipario sulla Fratta dell’800. Dopo due anni di assenza gli umbertidesi hanno potuto riabbracciare la loro festa e rivivere il XIX secolo che tanto segnò la storia dell’antica Fratta. 

Giovedì 1 settembre la rievocazione storica ha preso il via con la parata ottocentesca che da piazza Gramsci ha visto sfilare per via Garibaldi i figuranti della festa. Ad aprire il corteo i trampolieri e i ballerini dell’Oplas e la banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini, poi i rappresentanti dell’amministrazione comunale, i garibaldini capitanati da Giuseppe Garibaldi, i bersaglieri e i figuranti delle varie taverne. In piazza Mazzini la parata ha poi incrociato i briganti con la loro carica di allegria e insieme si sono diretti sotto la Rocca per il saluto delle istituzioni, con il vicesindaco Annalisa Mierla e l’assessore alla Cultura Sara Pierucci – assente il sindaco Carizia causa covid – e di Achille Junior Roselletti dell’Accademia dei Riuniti, a cui è stata affidata la direzione artistica della manifestazione, e che ha ricordato con commozione le tre “A” che hanno ideato e fatto crescere la manifestazione, Achille Roselletti, Adriano Bottaccioli e Amedeo Massetti. E mentre il tricolore è tornato a sventolare in cima alla Rocca, Umbertide si è trasformata ancora una volta nella Fratta, tra spettacoli, rievocazioni, balletti, canti popolari, improvvisazioni teatrali. Così le taverne – Osteria dei Mille, Osteria del Mattatoio, Taverna dei Tintori, Osteria dei Briganti, Osteria del Musicante, Taverna degli Antichi Sapori e il Borgo degli Artigiani – hanno aperto le porte agli avventori proponendo i piatti tipici della cucina contadina frattegiana.

Intanto come da tradizione in piazza Matteotti è stata inaugurata la statua dedicata a Garibaldi, poi dalle finestre del palazzo comunale i cantori del Chorus Fractae Ebe Igi hanno intonato l’Inno di Mameli, accompagnati dalla fisarmonica del maestro Fiorucci.

La prima serata di festa ha visto poi anche l’inaugurazione della mostra fotografica “Garibaldi statue in movimento” dell’artista Francesco Arancione promossa dalla Pro Loco di Umbertide, mentre in piazza Matteotti hanno preso vita i quadri animati dei “Falsi d’attore“.

Il programma di venerdì 2 settembre Sarà il concerto di lirica dalle finestre del Palazzo comunale ad aprire la giornata di venerdì 2 settembre. Alle ore 21.30 infatti i cantori del Chorus Fractae Ebe Igi si esibiranno nel concerto “O Fresc’Aure volanti”, al termine del quale alle ore 22 si terrà la seconda prova del Torneo delle locande con “Stroppa la corda“.

Già dalle ore 19.30 però il centro storico sarà animato da “The great Emelius Magic Show”, ovvero le mirabolanti meraviglie dello Stramangante, mentre dalle 21 alle 23 si proseguirà con i microspettacoli della Turkish Marching Band, del Circo Teatro Bianconiglio e dello Stramagante. Ovviamente nelle taverne e locande sarà possibile cenare fino a tarda sera mentre in piazza delle Erbe il Caffè degli Artisti proporrà illusioni, magie e improvvisazioni teatrali, condite da assenzio e altri spiriti.

L’animazione in piazza Matteotti proseguirà poi anche in tarda serata: alle ore 23 è in programma lo spettacolo “Ca-bar-zetto” del Circo Teatro Bianconiglio mentre alle ore 23.30 ci sarà il Turkish Marching Show con l’esibizione di Les Daznesuses de Sherazade e della Balkan Band.

Dalle ore 21 alle 23 alla Chiesa di San Bernardino si terrà “Da Napoleone a San Bernardino: storia e storie a ritroso nel tempo” a cura della Confraternita del Buon Gesù con la partecipazione dell’orchestra di archi della scuola di musica “I Concertisti” mentre il Museo Santa Croce sarà ancora una volta il tempio della danza con le “Impressioni di fine ‘800” della scuola di danza Oplas con la direzione artistica di Luca Bruni, le coreografie di Catia Torrioli, Eleonora Cantarini, Michele Umberto Fuso e i costumi di Mario Ferrari.

Al Teatro dei Riuniti invece alle ore 22 andrà in scena “Adel… chi?”, dissertazioni semiserie sul teatro ottocentesco a cura dell’Accademia dei Riuniti e degli studenti del Campus “Da Vinci”.