Sequestrati tra Umbertide e Città di Castello oltre 1,2 chili di cocaina

CITTA’ DI CASTELLO – Oltre un chilo e 200 grammi di cocaina sequestrata che, una volta immessi sul mercato, avrebbero fruttato quasi 200.000 euro e tre persone finite in manette. Sono questi i numeri delle ultime due operazioni messe a segno tra Umbertide e Città di Castello dai Carabinieri della Compagnia tifernate guidata dal Magg. Giovanni Palermo, che recentemente si sono resi protagonisti di numerosi sequestri, segno purtroppo dell’elevato consumo di droga in Altotevere.

Il comandante Magg. Giovanni Palermo

Ad Umbertide sono stati i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile tifernate a rinvenire all’interno di una station wagon un involucro contenente oltre 300 grammi di cocaina, che immessi sul mercato avrebbero garantito un guadagno prossimo ai 40-45.000 euro circa. La droga era sul sedile anteriore lato passeggero, senza che il conducente, fermato per un controllo, si fosse preoccupato di nasconderla. L’uomo, un 62enne di nazionalità italiana, è finito in manette; in tribunale il giudice ha convalidato l’arresto con obbligo di domicilio presso la sua abitazione in provincia di Pesaro Urbino.

Ancora più rilevante è stato il risultato riportato nei giorni scorsi dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello in collaborazione con quelli della Stazione di Trestina che, all’esito di una indagine con tanto di pedinamenti e appostamenti, hanno scovato e sequestrato circa 950 grammi di cocaina.

Gli accertamenti erano stati avviati dai militari dell’Aliquota Operativa dopo la segnalazione di strani movimenti e presenze presso un’abitazione alla periferia di Città di Castello. Le attività investigative sono andate avanti alcuni giorni, senza destare sospetti, fino a che i Carabinieri hanno deciso di intervenire.

Hanno quindi fermato una ragazza di 30 anni, residente nell’Aretino, che, arrivata in auto ed entrata e uscita rapidamente dalla casa sospetta in cui abitava un uomo di 36 anni di nazionalità albanese, è stata trovata in possesso di quasi 3 grammi di cocaina appena acquistati.  Avuta la conferma dell’attività illecita, i carabinieri sono entrati in azione; un complice, un 27enne anch’egli di nazionalità albanese, ha tentato disperatamente di gettare dalla finestra una busta di colore marrone da cui sono usciti fuori ben undici pacchetti di cocaina.

Recuperato il tutto, i Carabinieri hanno perquisito attentamente l’abitazione dove, oltre agli 11 pacchetti per un totale di quasi 950 grammi di cocaina, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi da vendere al dettaglio e alcuni telefoni cellullari, verosimilmente utilizzati per i contatti con gli acquirenti, ma anche la somma contante di 2.445 euro, ritenuta dagli inquirenti provento dell’attività di spaccio.

Ai polsi dei due presunti spacciatori sono quindi scattate le manette, la 28enne è stata segnalata quale assuntrice di stupefacenti alla Prefettura di Perugia, con immediato ritiro della patente, e la droga è stata sequestrata. Il grado di purezza dello stupefacente sarà stabilito nei prossimi giorni tramite gli accertamenti tecnici da parte del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri, ma l’ingente quantitativo di droga sequestrata avrebbe comunque consentito di immettere sul mercato diverse migliaia di dosi, per un profitto stimabile intorno ai 150.000 euro.