UMBERTIDE – “Sulla Prosperius si è consumato definitivamente il fallimento di questa Giunta destro-leghista”. È quanto affermano in una nota congiunta le forze di opposizione – M5S, PD, Umbertide Cambia, Socialisti per Umbertide – dopo che il Consiglio comunale ha approvato il passaggio di Prosperius a maggioranza pubblica, in applicazione a quanto disposto dalla legge.
“Non ci stiamo a subire le mistificazioni della Giunta e della maggioranza che fornisce una narrazione taroccata degli eventi. – recita la nota congiunta – La maggioranza pubblica di Prosperius, ora Istituto clinico tiberino S.p.a., è stata obbligatoriamente imposta dalla legge 502/1999 e dalla legge regionale n.10/2021 per cui è un dato di fatto e non deriva da una scelta dell’Amministrazione o delle opposizioni”.
Scelta che le opposizioni concordano tanto da aver sostenuto un anno fa il voto sul gradimento del nuovo socio privato. E sulla ricapitalizzazione della società le opposizioni continuano: “Possiamo capire il disagio in cui si trova l’Amministrazione nel dover chiedere ai cittadini altri 108mila euro per ripianare le perdite di Prosperius, ma rimandiamo al mittente tutte le responsabilità di una gestione disastrosa, che da anni denunciamo di fronte al silenzio della maggioranza”.
E la nota prosegue snocciolando dati e numeri. “Nel 2021 il bilancio di Prosperius vede la perdita di – 1,581.093 euro; nel 2020 la perdita è stata di – 402.187 euro; nel 2022 la perdita stimata è -849.828 (a giugno 2022 – 566.552). – affermano le opposizioni – A causa di queste perdite e per colpa della Giunta e del presidente del Cda, è scattato il ricorso per legge all’art. 2446 del codice civile, che prevede appunto la ricapitalizzazione, se il capitale è diminuito di oltre 1/3 in conseguenza di perdite. Le opposizioni unite non sono e non vogliono essere corresponsabili di questo fallimento e per questo sono uscite dall’aula nel momento della votazione. Peraltro, – prosegue la nota- questa è avventa fuori tempo massimo, dato che per l’Accordo quadro tra Comune-Prosperius-Usl sarebbe dovuta avvenire il 15 dicembre e non il 19, a causa delle inadempienze della Regione della leghista Tesei. Così, ora, la sottoscrizione della ripubblicizzazione è passata in mano alla USL, e non al Comune, che può entro il 30 giugno riacquistare le quote. Un fallimento totale, dunque, – conclude la nota -visto peraltro che nel nuovo Cda dell’Istituto clinico tiberino il Comune esprime solamente un consigliere di amministrazione, quando prima aveva il presidente”.