Autonomia regionale differenziata, se ne parla a Umbertide

UMBERTIDE – “Autonomia Regionale Differenziata- Una legge che rischia di aumentare la disparità e di compromettere l’unità nazionale. Una riforma irresponsabile e sbagliata che renderà gli italiani non più tutti uguali”: è questo il tema del convegno in programma sabato 11 febbraio alle ore 9.30 presso il Centro San Francesco di Umbertide.

L’iniziativa, che si inserisce a pieno titolo nella discussione politica nazionale di queste ultime settimane, è organizzata da Socialismo XXI, Umbertide Partecipa, Movimento delle idee e del Fare e dall’Associazione Giorgio Casoli.

“Proprio in questi giorni – dichiarano gli organizzatori – il Consiglio dei Ministri ha dato il via al ddl sull’autonomia regionale differenziata presentato dal ministro leghista Roberto Calderoli. Costituzionalisti autorevoli lo hanno definito come “Un insieme di forzature che produrranno una forte rottura dei delicati equilibri della nostra costituzione”, quindi una legge che non solo spaccherà l’Italia ma anche la Costituzione con conseguenze imprevedibili. In CDM in realtà è stata approvata una “Norma Manifesto” sulla autonomia delle Regioni utile soltanto ai fini delle elezioni in Lombardia, in quanto l’iter previsto è talmente farraginoso che è tecnicamente impossibile che possa concludersi prima di alcuni anni. Comunque con l’approvazione della legge le Regioni potranno cominciare a richiedere allo stato di poter decidere autonomamente su alcune materie quali tutela della salute, istruzione, tutela e sicurezza del lavoro, governo del territorio, protezione civile, energia, ecc. E’ evidente che le regioni maggiormente interessate sono quelle ricche perché in questo modo potranno avere più risorse da gestire direttamente, togliendole dal bilancio dello Stato che dovrà ridurre le sue prestazioni, gli investimenti, gli aiuti ai bisognosi e i servizi dei Comuni delle Regioni come l’Umbria. Un tema quindi molto importante ed attuale – dicono ancora – di cui si parlerà con esperti costituzionalisti. Porteranno il loro contributo anche amministratori locali che illustreranno in concreto le ripercussioni negative che tale legge potrebbe portare a livello comunale sui vari servizi gestiti dagli enti locali”.