UMBERTIDE – Continuano gli incontri dell’Università della Terza Età di Umbertide per approfondire la conoscenza della storia e dei personaggi che hanno caratterizzato la storia dell’Abbazia e dell’Eremo di Montecorona. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Perugia e ha il sostegno del Comune di Umbertide. Dopo Andrea Czortek, che ha parlato degli inizi della presenza del monachesimo camaldolese fra Toscana e Umbria, Stefania Zucchini della Università di Perugia ha tracciato la storia di Montecorona dalla nascita, fino all’arrivo dei monaci di riformati dal beato Paolo Giustiniani (1476-1528), segnalando , fra l’altro, la presenza a Montecorona come abate di San Pier Damiani, fine teologo, dottore della Chiesa citato da Dante nel Paradiso e biografo principale di San Romualdo di cui imitò la santità eremitica. Il 31 gennaio Don Giustino Farnedi, abate di San Pietro a Perugia, ha parlato della figura di San Romualdo (951- 1027), il santo ravennate, eremita e riformatore che ebbe una grande importanza come fondatore dei monaci camaldolesi.
Gli incontri sono continuati con Monsignor Pietro Vispi, cancelliere della Diocesi di Gubbio e parroco della Collegiata, che ha illustrato la biografia di un santo di Umbertide, San Savino, trattazione accompagnata da una puntuale ricostruzione documentale. Il 28 febbraio Mirko Santanicchia, dell’Università di Perugia, parlerà dei pregevoli affreschi di Montecorona che sono fortemente legati con quelli del Monastero di S. Giuliana a Perugia, perché realizzati in un contesto unico.
Gli incontri, in programma al Centro San Francesco, finora hanno visto la partecipazione di un folto pubblico di soci UniTre, di cittadini e di studenti dell’Università di Perugia.