A Pietralunga sfida con 1.300 uova per la Tocciata

PIETRALUNGA – In occasione della Pasqua, a Pietralunga è tornata la magia secolare della “Tocciata”, evento unico nel suo genere tramandato negli anni senza interruzioni, nemmeno durante la guerra. Così la mattina di Pasqua, nella suggestiva piazza Fiorucci all’ombra della Torre longobarda, si è rinnovata la tradizione dell’antico gioco popolare che consiste nel portare a casa il maggior numero di uova intatte.

In che cosa consiste? Per ogni tornata (batteria) si dispongono in cerchio 10 giocatori e 20 uova sode; si fa la conta per chi dovrà scegliere il primo uovo, poi, con in mano un uovo sodo, a turno si picchia sull’uovo dell’avversario; il giocatore che rimane con l’uovo intatto continua il giro, l’altro viene eliminato.

In passato il gioco consisteva nel portare a casa il maggior numero di uova, che tutt’ora riempiono le tasche dei partecipanti, mentre ora viene assegnato un premio simbolico.

Per la Tocciata vengono bollite 1.300 uova che danno vita ad una cinquantina di tornate dalle 10 di mattino fino a mezzogiorno per arrivare alla finale. Il grande cerchio della finale comprende tutti i vincitori delle singole tornate effettuate e chi vince questo ultimo giro ha in premio, a parte un bel numero di uova, anche un cesto di prodotti tipici del territorio.Un gioco inedito per grandi e piccini, pensato proprio per far divertire i bambini e coinvolgerli nei preparativi della festa.

Per questa edizione, come decretato dal sindaco di Pietralunga Mirko Ceci, a salire sul gradino più alto del podio è stato Alessandro Tassi, che ha ricevuto in premio un cesto di prelibatezze agro-alimentari offerto da Gianluca Ortali, in rappresentanza della plurisecolare azienda di famiglia.