In bici da Umbertide a Fossato Di Vico lungo la vecchia ferrovia

GUBBIO – Entro la fine dell’autunno tutti in bici lungo il tracciato della ex ferrovia Fossato di Vico-Umbertide. È il progetto di riqualificazione della vecchia ferrovia dell’Appennino distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e mai ricostruita, presentato a Gubbio, a Palazzo Pretorio, dal sindaco della città dei Ceri Filippo Stirati, dalla presidente della Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo (che ha cofinanziato i lavori insieme alla Regione), dall’assessore regionale ai Trasporti  Enrico Melasecche, dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e dall’ingegner Federico Ragni, progettista dei lavori sulla ciclovia.

“Dall’autunno di quest’anno torneremo a riappropriarci di un pezzo di storia, e di territorio, che ci era stata sottratta – ha detto il sindaco Stirati- e, soprattutto, lo renderemo fruibile per i tanti visitatori in cerca di un turismo slow”.

“Un progetto – ha aggiunto Piergentili – che ha visto qualche frenata ma che ora è finalmente arrivato a termine. La nuova pista collegherà i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, per un tracciato di circa 52 km, alcune porzioni del quale ricadranno sul sedime della vecchia ferrovia”.

Come ha spiegato l’ing. Ragni, dopo la costruzione e la posa di sette passerelle in ferro per l’attraversamento del fiume Assino, poste nei punti in cui sorgevano i vecchi ponti della ferrovia bombardati dai tedeschi, si è proceduto alla ristrutturazione delle gallerie, alla formazione di cassonetti stradali, di fossi e tombini per la regimazione delle acque e alla ristrutturazione del ponte in pietra in località Serra Partucci. “Nelle prossime settimane – ha aggiunto – si procederà all’affissione della segnaletica verticale ed entro la fine di settembre i lavori saranno conclusi”.

Il progetto aveva mosso i primi passi nel 2015 grazie al contributo della Fondazione Perugia. “Siamo stati antesignani, sostenitori tenaci e attenti di un turismo lento che in Umbria non esisteva. – ha affermato la presidente Cristina Colaiacovo – La ciclabile sulla ex ferrovia era un progetto direi pioneristico, mentre oggi, per fortuna, si ragiona da più parti di questi temi e di mobilità sostenibile”. “L’Umbria è terra ideale per il turismo lento, un turismo che cambia la prospettiva e permette di godere in modo ancor più approfondito delle bellezze del nostro territorio. – ha affermato l’assessore Melasecche -La nostra regione sarà sempre meglio collegata con il treno e con la riapertura della FCU saranno accresciute le possibilità di proseguire il viaggio in bici, portata a bordo di vagoni riservati o prese a noleggio nelle stazioni rinnovate e riqualificate”.

Il percorso della ciclabile

Nel dettaglio la pista partirà da Umbertide (il primo tratto è quello già esistente lungo la ferrovia che va dal centro storico al ponte di Montecorona) poi proseguirà sul tratto oggetto dei lavori da Montecorona a Serra Partucci, nel mezzo della piana agricola: qui la pista oltrepasserà il fiume Assino per riconfluire sulla ss219 nel Comune di Gubbio all’altezza di Civitella Raineri. Da qui fino al distributore di Camporeggiano i ciclisti dovranno procedere in maniera promiscua insieme ai veicoli lungo la ss21919. Dal distributore la pista tornerà lungo l’ansa del fiume sulla vecchia ferrovia fino al laghetto in località Zangolo, dove la circolazione sarà di nuovo promiscua sulla ss219. In questo tratto sono collocate le altre passerelle e le gallerie della vecchia ferrovia oggetto di ristrutturazione. Dal laghetto la circolazione dei ciclisti sarà promiscua su diverse strade di vario ordine fino a raggiungere Fossato di Vico nella zona della stazione dei treni. In particolare la pista percorrerà la ss219 fino a Mocaiana, poi via dell’Assino fino a Raggio, dove proseguirà lungo la piana di Gubbio per varie strade comunali fino al centro, in via Beniamino Ubaldi. Da qui proseguirà in località Zappacenere fino alla chiesa di Padule, dove tornerà sul tracciato della ex ss219 fino a Branca. Da qui, poco dopo l’ospedale, il tracciato interesserà le viabilità comunali di Corraduccio e Baccaresca per poi entrare nel Comune di Fossato di Vico salendo per Colbassano e riscendendo fino alla Flaminia che sarà attraversata per l’ultimo tratto che arriverà alla stazione di Fossato di Vico.