Donna scomparsa, ritrovato nel Tevere il corpo senza vita

UMBERTIDE – E’ stato ritrovato nel Tevere, intorno alle 11 di questa mattina, domenica 12 novembre, il corpo della donna scomparsa ieri sera ad Umbertide. L’allarme era scattato intorno alle ore 20 quando l’ex datore di lavoro della vittima – una signora di 61 anni originaria della Bulgaria ma da anni residente ad Umbertide dove lavorava come badante – avrebbe ricevuto la telefonata della donna che, in stato di agitazione, avrebbe minacciato di farla finita e di gettarsi nel Tevere.

Immediatamente sono scattate le ricerche da parte dei carabinieri della Compagnia di Città di Castello e della Stazione di Umbertide e dei Vigili del fuoco di Città di Castello, che hanno setacciato la zona fino a notte fonda. Questa mattina le forze dell’ordine hanno ripreso le ricerche attivando il protocollo per le persone scomparse. Sul posto sono giunte anche l’Unità di Crisi Locale dei Vigili del Fuoco, con personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso), la squadra cinofila e una squadra fluviale. Attivato anche il Gruppo di Protezione civile di Umbertide.

Le ricerche si sono concentrate soprattutto nel fiume Tevere, in particolare nel tratto che va dal ponte fino allo sbarramento. Prima lungo la sponda di destra del fiume, a pochi passi dal ponte, è stata ritrovata la borsa della donna; poi è stato rinvenuto anche il corpo, trascinato dalle correnti a qualche centinaio di metri dal luogo in cui erano stati ritrovati gli effetti personali della vittima.

Secondo le ricostruzioni di alcuni testimoni, la 61enne avrebbe trascorso il pomeriggio a casa di un’amica che vive nei pressi del fiume; poi, uscita dalla casa, si sarebbe incamminata lungo le sponde del fiume fino a raggiugere il punto in cui si sarebbe buttata nelle acque del Tevere. Che, purtroppo, non le ha lasciato scampo.

La donna, vedova, aveva due figlie, entrambe residenti all’estero. La scorsa estate aveva trascorso due mesi in Bulgaria, poi a fine agosto era tornata ad Umbertide dove aveva trovato un nuovo lavoro, sempre come badante, presso una famiglia della città. Secondo amiche e conoscenti però, la 61enne sarebbe tornata dalla Bulgaria preoccupata e inquieta. E in quella preoccupazione potrebbero nascondersi le cause che, in un freddo sabato sera di metà novembre, l’avrebbero spinta a compiere l’estremo gesto.