UMBERTIDE – Come ogni estate torna, puntale, l’emergenza siccità. E con essa anche l’assoluto divieto di utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli prettamente domestici.
E’ stata la stessa Umbra Acque, società che gestisce la rete idrica pubblica, a rilevare un notevole incremento dei consumi idrici da attribuire, nel periodo estivo, ad un eccessivo utilizzo dell’acqua per scopi non riconducibili alle normali attività domestiche, quali ad esempio riempimento di piscine, innaffiamento di orti e giardini e lavaggio di autoveicoli. Considerando che il periodo estivo è spesso caratterizzato da significative riduzioni o addirittura completa mancanza del flusso idrico e che un uso improprio dell’acqua potabile potrebbe causare carenze idriche per l’indispensabile consumo umano, il sindaco Luca Carizia ha emesso un’ordinanza che prevede, fino al 30 settembre, il divieto su tutto il territorio comunale di prelevare acqua potabile dalla rete idrica pubblica per usi non prettamente domestici o igienico-sanitari.
In particolare, è vietato utilizzare l’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione di campi, orti e giardini privati, il lavaggio di veicoli di qualsiasi genere (salvo impianti autorizzati), cortili e strade private e il riempimento di piscine e fontane ornamentali.
I contravventori saranno puniti con la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro e Polizia municipale e forze dell’ordine sono chiamate a vigilare sul rispetto dell’ordinanza.