Elly Schlein entusiasma Umbertide

UMBERTIDE – Una folla entusiasta ha accolto oggi, sabato 14 settembre, la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, ospite ad Umbertide dove è in corso fino a domani la Festa regionale dell’Unità. Insieme a lei anche la candidata alla Presidenza della Regione Umbria Stefania Proietti, nella sua prima uscita pubblica dopo l’ufficializzazione della candidatura, e il segretario regionale Tommasi Bori.

“Ciao Umbertide, grazie di questo calore, grazie a tutti – ha detto Elly Schlein dal palco allestito davanti all’ex Tabacchi dove tanta gente si è ritrovata per ascoltare le parole della segretaria nazionale del PD – Sono felice ed onorata di essere qui insieme a questa donna straordinaria, grazie a Stefania Proietti per aver accettato questa sfida. Abbiamo bisogno di persone che mettano al centro l’idea di ricucire quello che si è rotto, abbiamo bisogno di amministratrici brave e concrete, siamo tutti con te. Dobbiamo dare una prospettiva di futuro migliore, anche nei piccoli comuni, facendo attenzione ai bisogni di ogni singola comunità, declinando i punti su cui vogliamo lavorare in Italia. Primo punto, difenderemo la sanità pubblica e universalistica dai tagli e dalla privatizzazione di questa destra – ha detto ancora Elly Schlein – che ha un disegno ben preciso e che mira ad una sanità a misura del portafoglio delle persone, ma noi di sinistra non lo vogliamo, noi dobbiamo mettere in campo più servizi per le persone più deboli e non autosufficienti. Serve una politica che cammina al passo degli ultimi e di chi fa più fatica, servono più risorse per la salute mentale che non deve essere più un tabù”.

Accanto alla sanità, la segretaria ha sottolineato l’importanza della difesa della scuola pubblica. “Non voglio più sentire un ministro che intende ridurre il numero degli stranieri in classe. Nelle classi non ci sono stranieri, ci sono bambine e bambini. – ha detto – Non possiamo accettare che il destino di un bambino sia scritto nella famiglia in cui nasce. È per questo che contrastiamo l’autonomia differenziata che vuole spaccare un Paese che invece ha bisogno di essere ricucito”. Ed ancora “sostenere le famiglie, moltiplicando gli asili nido; sostenere le donne, che troppo spesso devono rinunciare a lavorare; sostenere il lavoro dignitoso, dicendo basta alla precarietà e introducendo il salario minimo perché lavorare per meno di 9 euro all’ora non è lavorare, è sfruttamento; sostenere la nascita delle comunità energetiche perché il nostro Paese ha i costi energetici più alti d’Europa; difendere i diritti civili e sociali, perché quelli che loro chiamano stranieri sono per di più bambini e ragazzi nati e cresciuti in Italia; difendere l’Europa che nasce per la pace, difendere la nostra Costituzione che è una Costituzione antifascista”, ha detto ancora la Schlein concludendo il suo intervento sulle note di “Bella Ciao” suonata dalla Banda di Umbertide .

“Grazie a tutti per la fiducia – ha detto la candidata alla presidenza della Regione Umbria Stefania Proietti – siamo in una terra bellissima, dobbiamo credere in questo sogno, senza denigrare nessuno ma costruendo. Ci sono cose sulle quali non possiamo derogare come la salute,, l’uguaglianza, l’ambiente. La sanità è una priorità assoluta, l’Umbria deve tornare ad essere un paradigma per tutta la nazione”, ha aggiunto ancora la Proietti invitando i cittadini a partecipare attivamente alla stesura del programma della coalizione di centrosinistra. “Siamo una coalizione che vuole rendere protagonisti i giovani – ha detto ancora – che non devono essere spinti ad andare all’estero, ma vanno tenuti qui, a costruire la nuova Umbria, l’Umbria del futuro. Dobbiamo avere il coraggio perché chi usa il coraggio non si pente mai”.

“Dobbiamo tornare a lottare per i nostri diritti, a partire da quello alla salute che non può essere mai negato. – ha detto il segretario regionale Bori – L’unica cosa che la presidente Tesei aveva promesso e che ha mantenuto è stata la privatizzazione della sanità. Con le amministrative un anno fa abbiamo riaperto una sfida coraggiosa – ha concluso – ora tocca alla Regione”.