Umbertide Cambia chiede la riapertura del Cva di Montecastelli

UMBERTIDE -Intervenire subito per rendere di nuovo fruibile alla popolazione il CVA di Montecastelli, chiuso oramai da oltre cinque anni e che versa in condizioni di grave degrado.

E’ quanto chiesto dal gruppo consiliare di Umbertide Cambia che presenterà formale richiesta, attraverso un’interrogazione a firma del capogruppo Gianni Codovini in occasione del prossimo question time previsto per martedì 28 dicembre.

Nell’interrogazione, Umbertide Cambia si chiede “se sono stati risolti i problemi che hanno determinato la chiusura del Circolo, decisione risalente alla precedente Amministrazione comunale e quale gestione sia prevista; se è intenzione dell’Amministrazione realizzare una completa ristrutturazione dello stabile ed in quali tempi, garantendo il rispetto delle norme di sicurezza necessarie per consentire un’attività di natura sociale; se questa Amministrazione ritiene comunque opportuno provvedere ad una costante attività di pulizia e cura degli spazi di pertinenza del CVA.

Più volte a codesta Amministrazione, – ricorda ancora Codovini – partiti politici e associazioni civiche hanno rappresentato la condizione fatiscente e di degrado del CVA di Montecastelli e dell’area circostante, di proprietà del Comune, che versa in condizioni indecorose e di abbandono. Noi oggi chiediamo risposte concrete, anche considerato che il CVA di Montecastelli, unico spazio di aggregazione presente nella frazione, è chiuso da oltre cinque anni e che l’accesso è consentito soltanto al personale comunale addetto, condizione che ne impedisce l’utilizzo anche al comitato Pro Loco, associazione che pure ha all’interno dello stabile materiale di proprietà.

Già la scuola di Montecastelli – sottolinea ancora il capogruppo di Umbertide cambia – è stata recentemente oggetto di una giusta ordinanza sindacale proprio per interventi di manutenzione straordinaria, a conferma dell’incuria per colpa grave, in questi tre anni e mezzo della nuova Giunta, in cui è stata lasciata la frazione, che ancora aspetta la realizzazione dei marciapiedi, già deliberata”.