Covid, le opposizioni chiedono all’Amministrazione di riattivare la task force

UMBERTIDEUn appello congiunto delle forze di opposizione che sollecitano l’Amministrazione comunale a ricostruire la task force operativa di aiuto alla popolazione, visto l’incremento costante dei contagi da Covid -19. E’ quanto dichiarato in una nota dai consiglieri di M5S, Umbertide Cambia a Partito Democratico.

“Il vero nemico di tutti e ciascuno è il virus. – dichiarano – Con la ripresa dell’emergenza Covid è ora tornato il tempo della responsabilità, di scelte e comportamenti che consentano di contenere la diffusione contagi, evitando costi ancor più elevati per la società intera e per ciascuno di noi.

E’ il tempo di fare comunità – continua ancora la nota a firma dei consiglieri di opposizione Conti, Codovini, Corbucci e Ventanni – e questo atteggiamento è ciò che ha caratterizzato l’opposizione ad Umbertide e, adesso più che mai, intendiamo rafforzare”.

Vista l’attuale situazione dei contagi, le opposizioni chiedono quindi “a partire dal COC (Centro operativo comunale) già attivo, di ricostruire, o meglio, ripartire, dalla task force che nell’anno precedente ha dato efficacissimi ed esemplari risultati. In questo senso – affermano ancora i consiglieri di M5S, Umbertide Cambia e PD – sollecitiamo l’Amministrazione a riproporre, insieme all’indispensabile Servizio sociale comunale, il nucleo operativo composto da Protezione civile, Croce Rossa, Gruppo volontari, associazioni quali Caritas e altre che hanno dato nuova disponibilità, per il piano di intervento (consegna medicine, spesa, gestione quotidiana dei rifiuti, ecc.) rivolto a tutte quelle persone e nuclei familiari in quarantena ed in isolamento. La task force già collaudata può così mettere in campo azioni rapide e concrete rispetto alle criticità socio-assistenziali e sanitarie. Troppi sono i contagiati nel Comune e in isolamento che sono soli e non assistiti.

Senza voler anticipare i tempi, e avendo riguardo ai prossimi sviluppi e report dei contagi, – conclude la nota – l’Amministrazione è chiamata anche a decidere, ai fini del contenimento e della perimetrazione dei contatti, sull’allungamento dei giorni di chiusura (7 e 8 gennaio) delle scuole dell’infanzia e della primaria, visto che la vaccinazione dai 5 agli 11 è ancora in fase evolutiva”.