Ritorno a scuola, “Organizzazione e sinergia tra colleghi per affrontare le criticità”

di Cecilia Robellini

UMBERTIDE – A fine vacanze è suonata la campanella anche per gli alunni umbertidesi, che lunedì 10 gennaio sono tornati in aula. Nonostante l’appello a favore della DAD lanciato dai dirigenti scolastici di tutta Italia, infatti, le direttive ministeriali avevano stabilito che la didattica riprendesse in presenza e così è stato.

Le dirigenti del Primo e Secondo Circolo di Umbertide, Silvia Reali e Raffaella Reali, hanno raccontato a Notizia Diretta come sono andati i primi giorni di rientro a scuola.

Silvia Reali – Dirigente scolastico Primo Circolo

“Da ieri si sono verificati i primi casi di criticità, con alcune situazioni da gestire tra alunni e personale scolastico, ma devo dire che la grande e consolidata sinergia fra i colleghi fa sì che il quadro generale rimanga sotto controllo. Abbiamo ben chiare le difficoltà organizzative cui la scuola è sottoposta, soprattutto nell’individuare supplenti per brevissimo periodo, anche a causa dell’esaurimento delle graduatorie. Forse successivamente si renderà necessario ridurre l’orario scolastico per far fronte alla dura prova che tuttora la pandemia ci prospetta, ma per ora siamo ben organizzati. Per infanzia e primaria la didattica in presenza è molto importante: si cerca di dare il massimo affinché lo stacco fra i bambini non risulti problematico se dovesse esserci necessità di attivare la DAD, prevedendo per i casi di quarantena singola sia attività sincrone con la classe, che asincrone da portare a termine autonomamente, per rimanere in linea con i programmi. La scuola sta facendo davvero di tutto perché gli alunni vivano un ambiente sereno, per quanto possibile e le famiglie camminano in parallelo con gli insegnanti, senza reticenze, dimostrandosi il più possibile collaborative per il bene dei bambini.”

Raffaella Reali – Dirigente scolastico Secondo Circolo

“Nel complesso il rientro è stato tranquillo, le regole anti-contagio sono state perfettamente adottate ed intensificate, con l’attivazione di tutti i presidii del caso per rendere sicura l’utenza scolastica: entrate separate, mascherine FFP2, areazione. Le assenze globali si attestano al 10% fra gli alunni, tra situazioni di positività o semplice influenza, e non si è ancora registrato nessun caso di contagio. I bambini stessi sono molto responsabili ed attenti alla salvaguardia della propria salute, che percepiscono, sotto certi aspetti, come un “gioco” da vincere. I docenti, d’altra parte, sono molto collaborativi fra loro, convinti che l’aspetto socio-emotivo e di interazione sia imprescindibile ai fini dell’apprendimento, che passa attraverso tre canali: mano, mente e cuore. Affinché l’insegnamento realizzi pienamente il proprio fine, la didattica digitale deve essere integrata, come affermato anche dal Ministro Bianchi, e deve costituire uno di molteplici momenti educativi; ogni situazione va poi valutata singolarmente, a seconda dei protocolli.

La scuola è davvero un presidio di democrazia, come ha ricordato lo stesso premier Draghi dove si cresce e si impara grazie al contatto con i docenti, fondamentale tanto quanto quello con i compagni.”

Le regole

Sono cambiati i meccanismi cautelativi per alunni ed insegnanti: una quarantena di dieci giorni scatterà per scuola dell’infanzia e nido al primo caso di positività nel gruppo/sezione, mentre per la primaria solo dopo l’esito positivo di due casi comprovati, con prosieguo in presenza e testing T0 e T5 al verificarsi di un unico caso.

Alla secondaria di primo e secondo grado, invece, si rimarrà in presenza con un caso positivo e verrà attivata la DAD al verificarsi di due positività nella stessa classe, ma soltanto per i non vaccinati con prima e seconda dose ed i vaccinati o guariti da più di centoventi giorni, mentre con tre alunni positivi scatterà la DAD dell’intera sezione per dieci giorni.