Sparavano dai fuoristrada, bracconieri denunciati dai carabinieri forestali

LISCIANO NICCONE – Sparavano dai fuoristrada nel tentativo di uccidere cinghiali, caprioli e daini, ma sono stati fermati e denunciati dai carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno. Protagonista una banda di presunti bracconieri, residenti in Alto Tevere, che si spostava nella zona del lago Trasimeno e di Lisciano Niccone a caccia di animali, percorrendo strade secondarie.

I fatti risalgono allo scorso dicembre, ma pare che l’attività criminosa andasse avanti da anni.

Dopo articolate indagini e grazie a speciali mezzi investigativi, i carabinieri forestali sono risaliti agli autori degli illeciti, denunciando tre persone per le ipotesi di uccisione di animali, utilizzo di armi in maniera pericolosa e caccia in giorno di silenzio venatorio nei confronti di specie protette.

In uno degli episodi contestati gli spari sarebbero stati esplosi addirittura nelle vicinanze di un box, dove al momento era presente un operatore di una struttura ricettiva che ha rischiato di rimanere colpito.

Nel corso di una perquisizione mirata, effettuata presso l’abitazione dei presunti autori, i militari  hanno raccolto ampi riscontri alle prime ipotesi investigative: nel fuoristrada sono stati infatti rinvenuti e sequestrati il faro utilizzato per ricercare e illuminare le prede, coltelli, cartucce a palla, mentre presso l’abitazione sono stati scoperti oltre un chilo di polvere da sparo non denunciata e un fucile con relative cartucce occultato in una capanna; nei congelatori sono state rinvenute inoltre numerose quantità di carne delle prede illegalmente cacciate.

Immediatamente è scattato il sequestro di tutte le armi e la sospensione delle licenze di caccia ai tre presunti responsabili deferiti alla Procura della Repubblica di Perugia.