25 Aprile, per Umbertide doppio significato: nel 1944 il bombardamento di Borgo San Giovanni. Il programma delle celebrazioni

UMBERTIDE – Il 25 Aprile per Umbertide ha più significati: gioia, dolore, la morte di 70 persone, ma anche Liberazione.

Era il 25 Aprile 1944 quando dodici aerei Curtiss P – 40 Kittyhawk inglesi partirono dall’aeroporto da campo di Cutella in Puglia per distruggere il ponte sul Tevere e rendere più difficoltosa la ritirata dei tedeschi. “Tra le 9 e le 9,30 la squadriglia alleata sorvolò il cielo di Umbertide, con il suo carico di due bombe di grosso calibro per aereo (complessivamente circa 4 tonnellate di esplosivo). Dopo vari volteggi sopra Romeggio, gli aerei si diressero verso Serra Partucci, a favore di sole, da cui discesero in picchiata verso il ponte sul Tevere. Ma le bombe (come scrisse Roberto Sciurpa nel suo volume “Umbertide nel secolo XX 1900 – 1946, da cui sono tratte queste notizie) non erano ancora “intelligenti” (se mai ci saranno bombe intelligenti) e sbagliavano spesso il bersaglio. Questo purtroppo accadde anche ad Umbertide. Le bombe, fatte cadere ad intervalli regolari di circa 30 secondi tra una coppia e l’altra, invece di colpire il ponte andarono a finire tutte, salvo due, sopra le case del centro storico. Fu una strage. 70 persone, di cui 46 donne, rimasero sepolte sotto le macerie. Questa è la guerra. Questi sono quelli che oggi chiamano “effetti collaterali” che colpiscono sempre e inesorabilmente i civili, le persone più indifese. Per evitare anche questi effetti, c’è un solo sistema universale, non fare più guerre e lavorare sempre per la pace.” (fonte: www.umbertidestoria.net – Fabio Mariotti)

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25 aprile 1945 Quello del 1945 con la liberazione e la fine della guerra è un evento nazionale che si celebra in tutta Italia. ll 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo. «Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi. Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a vent’anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all’esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali date segnano anche la sconfitta definitiva del fascismo.

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Il programma Le celebrazioni inizieranno alle ore 9 nella frazione di Montecastelli, con la deposizione di una corona di alloro presso la lapide di Giuseppe Bernardini, situata all’incrocio tra via della Chiesa e viale Europa. Alle 9.45 a Pierantonio è prevista la deposizione della corona di alloro al monumento ai Caduti in piazza XXV Aprile. Nel capoluogo, alle 10.30 dalla Piattaforma partirà il corteo accompagnato dalla Banda musicale Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini, che attraverserà vie e piazze della città per la deposizione delle corone e l’omaggio ai monumenti ai Caduti. Il corteo effettuerà il seguente percorso: Piattaforma, via Roma, piazza Marx, viale Unità d’Italia, via Garibaldi, giardino della Collegiata, piazza XXV Aprile. In quello che una volta era Borgo San Giovanni, alle 11.30, si terrà la Santa Messa celebrata dal vescovo di Gubbio Monsignor Luciano Paolucci Bedini e dai sacerdoti della zona.
A seguire, alle 12.15, si terranno gli interventi del sindaco Luca Carizia e del vescovo di Gubbio, Monsignor Luciano Paolucci Bedini.