Palestra Morandi “contesa”, la Tiberis prende posizione: “Da noi sempre massima disponibilità”

UMBERTIDE – Continua a far discutere la questione della palestra dell’impianto sportivo Morandi. A pochi giorni dalla partenza per l’impegno internazionale in Kazakhistan del judoka non vedente del Kodokan Judo Fratta Michele Milli, è la Tiberis a prendere posizione sulla palestra “contesa”.

A parlare ora è l’avvocato Marzio Vaccari, che cura gli interessi della ASD Tiberis Macchie. Secondo il quale il Kodokan Judo Fratta non può più allenarsi in quella palestra, semplicemente perché da due anni non ha più in gestione l’impianto. “Il raggruppamento di cui faceva parte la società di Judo ha perso la gara per l’affidamento dell’impianto Morandi, palestra inclusa. – afferma l’avvocato Vaccari – Anche con la nuova gestione però il judoka Milli potrebbe comunque allenarsi nella palestra, il problema è che è il Kodokan a non aver mai accettato gli orari di utilizzo proposti più volte dalla Tiberis”.

Il bando pubblicato dal Comune per l’affidamento dell’impianto, vinto all’ASD Tiberis Macchie nel 2020 con scadenza nel 2025, prevede infatti la continuità di utilizzo da parte delle società già presenti, tra cui appunto il Kodokan Judo Fratta, cosa che, afferma la Tiberis, è stata garantita proponendo degli orari di utilizzo.

“Assicurare la continuità significa poter svolgere allenamenti con orari adeguati, non certo pretendere di imporre orari e giornate agli altri utenti. – continua l’avvocato – Abbiamo offerto l’uso della palestra al Kodokan Judo Fratta nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Inoltre abbiamo proposto al Judo l’utilizzo della palestra anche la sera nei giorni di martedì, giovedì e sabato. Ovviamente, previo pagamento delle tariffe per l’uso indicate nel bando comunale e, in base alle norme anti Covid che al momento erano vigenti, provvedendo a proprie spese alla sanificazione”.

Insomma, secondo l’avvocato Vaccari “il Kodokan ritiene di avere un diritto acquisito ad utilizzare la palestra, tra l’altro gratuitamente, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle 17.00 alle 21.00, ma non è così. Chi ha perso la gara – continua il legale della Tiberis – non può imporre la sua volontà a chi l’ha vinta”.

A tutto questo poi si aggiunge un altro aspetto. Perché la palestra, non solo non viene utilizzata dal Kodokan ma attualmente non possono accedervi nemmeno coloro che hanno vinto la gara. Il motivo? La Tiberis, vincitrice della gestione dell’impianto Morandi, non ha mai avuto, e non ha tuttora, la chiave della palestra e non può accedervi”, risponde senza mezzi termini l’avvocato.

Insomma, ad oggi la questione sembra essere ben lontana da una soluzione. “L’Amministrazione comunale potrebbe farsi promotrice di un tavolo con le società coinvolte per trovare una soluzione anche se effettivamente ci ha provato, senza però grandi risultati. – continua l’avvocato della Tiberis – La palestra Morandi è un bene pubblico e il suo futuro dipende dal senso di responsabilità che tutti i soggetti sapranno dimostrare, accettando una situazione certificata dall’esito di una regolare gara, senza pretendere una qualche forma di privilegio che andrebbe a prevaricare i diritti delle altre società”.