Ospedale a corto di personale, con l’estate si rischia la riduzione dei servizi

UMBERTIDE – Con l’arrivo dell’estate l’ospedale di Umbertide rischia un ulteriore ridimensionamento di servizi e prestazioni. Perché praticamente in tutti i reparti l’organico risulta sottodimensionato e le prossime ferie estive del personale medico e infermieristico potrebbero causare notevoli disagi, se non addirittura la riduzione dei servizi ai pazienti.

Partendo dal Pronto soccorso, già da tempo nell’occhio del ciclone per la presunta trasformazione in punto di primo intervento che non garantirebbe un servizio h24 sette giorni su sette: ad oggi sono tre i medici in servizio, anche se è imminente il pensionamento di un’unità e non si hanno ancora notizie relativamente alla sua sostituzione. Ma carenze ci sono anche tra il personale infermieristico perché attualmente manca la terza figura che consentirebbe di svolgere l’attività di triage, come avviene in tutte le unità di pronto soccorso.

La situazione non migliora nel reparto di Medicina dove mancano all’appello due infermieri ed un oss, necessari per garantire un’idonea assistenza ai 16 posti letto oggi presenti. Anche la RSA, che attualmente conta 9 posti letto, risulta sotto organico perché mancano un infermiere e un’unità oss.

Per quanto riguarda la sala operatoria, oggi è in servizio un solo medico anestesista e solo sporadicamente è presente una seconda figura; una precarietà organizzativa che pregiudica inevitabilmente la piena operatività del reparto.

E mentre l’ospedale è oramai privo di Ortopedia, servizio sospeso e mai più riattivato, le specialità offerte dal Poliambulatorio subiscono continue variazioni con conseguente annullamento delle sedute specialistiche. Così ecco che i pazienti che avevano una visita prenotata in ospedale, all’ultimo momento scoprono che questa è stata cancellata.

Un tema, quello del futuro dell’ospedale di Umbertide, che già da tempo ha acceso il dibattito politico locale, con le forti prese di posizione e le petizioni promosse dalle forze di opposizione da una parte, e le rassicurazioni dell’Amministrazione locale e regionale dall’altra.

Intanto però la precarietà in cui si trovano ad operare medici ed infermieri del nosocomio cittadino è innegabile così come i disagi segnalati dai cittadini.