UMBERTIDE – Riequilibrare i conti nel 2023 per fare in modo che il 2024 sia l’anno dello sviluppo, soprattutto a livello tecnologico. E’ la road map prevista per l‘Istitito Clinico Tiberino, ex Istituto Prosperius, che dalla fine dello scorso anno è diventato a maggioranza pubblica e ha visto l’ingresso di un nuovo socio privato, Brugnoni Sanità.
Dopo tre anni di lavoro, questa mattina, martedì 28 marzo, presso la sede dell’istituto, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha voluto relazionare sul dossier ex Prosperius, “uno dei più complicati abbia mai gestito”, ha detto. Al suo fianco, ad illustrare quello che è stato definito dal sen. Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità al Senato, intervenuto in conferenza stampa “un ritorno alla legalità dopo 27 anni di gestione sperimentale a maggioranza privata”, il sindaco di Umbertide Luca Carizia, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il direttore regionale della Sanità Massimo D’Angelo, e Alessio Brugnoni e Alberto Brugnoni di gruppo Brugnoni Sanità.
“L’Istituto Clinico Tiberino rappresenta’unìazienda molto importante per dimensioni, personale e servizi, inserita a pieno titolo nella rete sanitaria regionale. – ha detto la presidente Donatella Tesei – Da inizio 2020, in concomitanza con la pandemia, abbiamo iniziato a ragionare sull’azienda dove il pubblico era in minoranza costituendo una grave anomalia dal punto di vista normativo. Inoltre il fatturato non tranquillizzava e la spesa era fuori controllo tanto che nei tre esercizi successivi sono stati persi 2 milioni di euro. Abbiamo quindi lavorato – ha spiegato la Tesei – per fare sì che la maggioranza diventasse pubblica e per l’ingresso di un nuovo socio privato, Brugnoni Sanità, che è umbro ed esperto del settore. Dal 2022 abbiamo attivato una forte spending review e la perdita da un milione circa è stata ridotta a mezzo milione, e abbiamo ricapitalizzato la societa. Oggi – ha continuato – in questo nuovo equilibrio dove la parte pubblica ha il potere di controllo e quella privata il potere di gestione, stiamo ultimando un piano industriale di forte rilancio che sta già dando i primi frutti e che ha visto il tasso occupazione dei posti letto arrivare a 110 su 112 e abbiamo una previsione di utile che supererà il mezzo milione di euro. Per quanto riguarda il personale, abbiamo cessato ogni rapporto con le agenzie interinali ed oggi l’Istituto Clinico Tiberino conta 118 dipendenti e un bando concorso per oo.ss. alla cui graduatoria possiamo attingere in caso di necessità”
“Sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo posto l’attenzione sull’istituto di riabilitazione che è un fiore all’occhiello dove si curano persone che provengono da tutta Italia, grazie a personale di grande professionalità. – ha affermato il sindaco Luca Carizia che all’inizio del suo intervento ha voluto ricordare il momento di grande difficoltà che sta vivendo il territorio umbertidese dopo il sisma del 9 marzo e ha ricordato tutte quelle persone che hanno perso la loro casa – Insieme al Presidente della ex Prosperius, che per la prima volta nella storia dell’istituto è stato espressione del Comune, e alla Regione abbiamo portato avanti un lavoro in sinergia con il fine di rilanciare l’istituto verso un futuro molto roseo, grazie anche all’entrata della famiglia Brugnoni. Ringrazio tutti coloro che hanno abbracciato il Comune Umbertide in un momento di difficoltà sia sanitaria che finanziaria e tutti gli operatori che hanno fatto e continuano a fare in maniera incredibile il loro lavoro”.
“Stiamo svoltando a 360 gradi, siamo riusciti a dipanare una matassa che era molto ingarbugliata,. – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto – Noi, specie in passato, siamo stati messi all’indice come quelli che privatizzavano la sanità, ma qui all’Istituto Clinico Tiberino il 51% è pubblico. Questa azienda sta ripartendo – ha aggiunto . grazie alla sinergia pubblico privato”.
“Sono contento perché in questa regione c’è stato un impatto notevole della mobilità passiva specie nel settore della protesica – ha affermato il direttore regionale della sanità Massimo D’Angelo – ma i dati oggi dimostrano ottimi tassi di occupazione, elevate qualità prestazionale e un’efficace razionalizzazione in termini economici”.
La parola è poi passata all’amministratore delegato dell’Istituto Clinico Tiberino, Alessio Brugnoni, e a Alberto Brugnoni, consigliere dell’Istituto e fondatore del gruppo Brugnoni Sanità.
“Abbiamo fortemente voluto entrare a fare parte di questo progetto perché siamo consapevoli che, con la giusta gestione, questo istituto potrà rinascere e tornare agli alti livelli del passato. – ha affermato l’ad Alessio Brugnoni – Nel 2022 abbiamo recuperato un deficit di 970mila euro, chiudendo con 490mila euro di perdita, quindi si stanno producendo nuovamente utili. Il 2023 sarà l’anno del riequilibro e il 2024 quello dello sviluppo. Noi in questo progetto ci crediamo e ne siamo orgogliosi e ringraziamo gli organi regionali che ci hanno permesso di farne parte”.
“Abbiamo tanti progetti sul tavolo e pensiamo ad un rilancio dell’istituto importante, soprattutto a livello tecnologico perché qui ci sono attrezzature che non sono aggiornate oramai da dieci anni. – ha aggiunto Alberto Brugnoni – Faremo un programma di acquisizione di nuove tecnologie e condivideremo con i sindacati tutte le nuove strategie”.
Al termine della conferenza stampa ha preso la parola il Presidente della Commissione Salute del Senato sen. Franco Zaffini. “Ho cominciato a denunciare quanto accadeva già una ventina di anni fa, sottoponendo il problema alle autorità che se ne dovevano occupare ed ora finalmente è arrivato il verso giusto. – ha detto il sen. Franco Zaffini – Il breve lasso di tempo della gestione sperimentale a maggioranza privata si è poi trasformato in un periodo lungo 27 anni. Oggi quindi si ripristina la legalità, con un privato che sposa la causa del pubblico e la rende più efficace e efficiente”.